Sfruttava 30 braccianti in campagna: arrestato un altro «caporale» romeno

Sfruttava 30 braccianti in campagna: arrestato un altro «caporale» romeno
Martedì 6 Novembre 2018, 13:26
2 Minuti di Lettura
Repressione del caporalato in agricoltura, operazione della compagnia di Mondragone della guardia di finanza. Dopo l’arresto di una coppia di caporali avvenuto lo scorso mese di ottobre - un tunisino e la compagna ucraina - a finire nelle maglie delle fiamme gialle è stato questa volta un altro caporale di nazionalità rumena che gestiva in media oltre trenta braccianti, per lo più ucraini e moldavi, che venivano quotidianamente prelevati dalle piazze di raccolta e portati a lavorare in campagna in condizioni di evidente sfruttamento.
 

I lavoratori venivano sottopagati e impiegati con turni massacranti, dalle prime luci dell'alba fino al tardo pomeriggio. Oltre a prestare la propria opera in condizioni disagiate (all'interno di serre, sotto costante controllo, con una tangente da versare al caporale), i bracciati non potevano comunicare tra loro né usufruire di adeguati servizi igienici. Inoltre dovevano lavorare sotto la pioggia a dirotto e con il vento forte, come nel caso del 29 ottobre scorso. 

R.A.F., 35 anni, il caporale fermato, ora si trova agli arresti domiciliari. Obbligo di firma presso la polizia giudiziaria anche nei confronti di due gregari, entrambi ucraini, G.A., 34 anni e L.O., 53 anni, con funzioni di autisti e di vigilanti. Indagati anche i commercianti agricoli committenti,  B.A., 60 anni, di Mondragone e C.S., 57 anni, di Formia, titolari di aziende agricole che hanno a loro volta beneficiato di tale sistema illecito per abbattere drasticamente i costi della raccolta.nei confronti dei quali verranno sviluppati opportuni approfondimenti anche al fine di quantificare l’illecito vantaggio economico percepito e la connessa evasione fiscale.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA