Sì al bilancio, ora il Comune
di Caserta può spendere

Sì al bilancio, ora il Comune di Caserta può spendere
di Lia Peluso
Venerdì 9 Agosto 2019, 10:53 - Ultimo agg. 13 Agosto, 11:47
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Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio riequilibrato recependo le prescrizioni del decreto del ministro dell'Interno. Il documento contabile ha ricevuto il via libera della maggioranza con 18 voti, l'unico astenuto è stato Mario Russo di Campania Libera e 5 voti contrari dell'opposizione. La relazione dell'assessore alle Finanze, Federico Pica, è iniziata rimarcando l'importanza del via libera al primo bilancio dopo la dichiarazione di dissesto.
«Questa potrebbe essere una data signifiativa - ha rimarcato Pica - perché il Comune recupera l'agibilità finanziaria con una prospettiva di ciò che deve essere fatto. Il bilancio che presentiamo lo abbiamo già approvato ma l'elemento importante è ciò che c'è scritto nel decreto, oltre le prescrizioni che sono stringenti a cui ci dobbiamo attenere. In quel decreto ci viene riconosciuta validità ai provvedimenti di risanamento e alla capacità di questi ultimi di assicurare una stabile gestione finanziaria».

 
A ribattere alle dichiarazioni di Pica dai banchi dell'opposizione è stato Roberto Desiderio, di Fi: «Questa relazione non convince perché non è mai suffragata dai dati degli uffici. In questa proposta non c'è il dato sui debiti fuori bilancio. C'è una discrasia tra il documento portato in Consiglio e quello reale. Questo documento contabile non contiene le variazioni rispetto a ciò che il ministero ha indicato. Forse non si vuole far sapere alla commissione e al ministero che mentre loro valutavano gli atti noi li cambiavamo. Infine, oggi non si sta prendendo atto delle prescrizioni dettate dal ministero».
Il sindaco Carlo Marino ha poi replicato: «Voglio ricordare che se oggi siamo qui a riapprovare il bilancio è perché ci sono stati due elementi: il dissesto del 2012 che noi del Pd contestammo nel merito e metodo e l'altro elemento riguarda la parte di governo del 2012-2014, perché fu errata la proposta del bilancio stabilmente riequilibrato del 2012 e poi era stato sbagliato il consuntivo 2014, questo non lo dice Marino ma la Corte dei Conti. Chi mi ha preceduto è stato responsabile (il riferimento è all'ex sindaco Pio Del Gaudio, ndr) degli attuali errori economici ed amministrativi».
La maggioranza ieri in aula era quasi al completo, assenti solo due consiglieri, che hanno fatto pervenire le giustificazioni, Giovanni Megna e Gianfausto Iarrobino, al completo anche i componenti della giunta comunale, evento non ricorrente, mentre molti assenti tra i banchi dell'opposizione. Non ha preso parte, in segno di protesta «ai lavori del consiglio comunale, convocato in seconda convocazione per l'8 agosto» il gruppo di Speranza per Caserta: Norma Naim e Francesco Apperti.
La posizione di Desiderio è stata condivisa anche da alcuni componenti di maggioranza, Antonio Ciontoli e Mario Russo. Ciontoli alla fine non ha preso parte alla votazione ma prima di lasciare l'aula ha elencato tutte le criticità e rimarcando che «il bilancio di oggi dà risposte tecniche ma non politiche», mentre Russo si è astenuto dichiarando: «dal punto di vista tecnico c'è il suo merito, assessore, di aver fatto quadrare i conti, ma non ripongo più fiducia nella macchina amministrativa». Il segretario cittadino del Pd, Enrico Tresca, dichiarando: «Chi ha votato questo bilancio aderisce e sposa questa linea. Quanti non ne abbiano condiviso i contenuti con il voto in aula segnano una irrimediabile distanza dalla squadra di governo del centrosinistra cittadino». Il riferimento di Tresca è a Ciontoli, Russo e Gianfausto Iarrobino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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