Sindacalista investito e ucciso,
arresti domiciliari per il camionista

Sindacalista investito e ucciso, arresti domiciliari per il camionista
di Marilù Musto
Lunedì 21 Giugno 2021, 14:44 - Ultimo agg. 22 Giugno, 07:05
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Arresti domiciliari a Baia e Latina per Alessio Spaziano, il camionista casertano di 25 anni che venerdì mattina ha investito e ucciso con il suo camion-frigo Adil Belakhdim, il sindacalista di origini marocchine e coordinatore SiCobas morto a Briandate, nel Novarese, durante un presidio davanti ai cancelli della «Lidl» di Biandrate.

Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Novara dopo un lungo interrogatorio dell'indagato che si è svolto via web con Alessio collegato dal carcere di massima sicurezza a Novara.

Alessio Spaziano, difeso dal legale Gabriele De Juliis del Foro di Napoli, ha risposto a tutte le domande del giudice.

Il collegio difensivo ha scelto la strategia della «massima collaborazione con la magistratura per accertare» la verità. L'accusa pesantissima è di omicidio stradale e resistenza a pubblico ufficiale.

La reazione

«È stata applicata comunque una misura cautelare detentiva che il giudice ha ritenuto evidentemente sufficiente per evitare il pericolo di recidiva. Non cerchiamo vendetta, l'importante è che sia fatta giustizia e chiarezza». Questo è quanto ha detto l'avvocato Eugenio Losco, legale che assiste Assia Lucia Marzocca, la moglie di Adil Belakhdim, commentando la decisione del giudice di concedere i domiciliari ad Alessio Spaziano, accusato di aver investito e ucciso il sindacalista venerdì scorso. «I domiciliari sono comunque una misura grave e importante - prosegue l'avvocato Losco - mi sorprende invece che la Procura abbia scartato la contestazione di omicidio volontario e abbia tenuto solo quella di omicidio stradale».

 Stando alla ricostruzione dei fatti, subito dopo l'investimento, Alessio Spaziona ha telefonato al suo testimone di nozze, un sovrintendente della Polizia di Stato in servizio alla stradale di Caserta. Gli ha raccontato ciò che aveva fatto dicendo: «E' successo un casino», e subito il poliziotto gli ha detto di «tornare indietro, perchè altrimenti passerai guai peggiori». Il giovane si è poi costituito ai carabinieri. L'indagato lavora per un'azienda di Castellammare di Stabia (Napoli) che si occupa di cibi surgelati; due volte a settimana effettuava consegne al Nord per poi tornare a casa.

Gli odiatori sui social

Intanto, sulla pagina Facebook di Alessio Spaziano stanno scaricando la loro bile gli odiatori del web, travestiti da «difensori» degli operai e da paladini del giusto. «Che bravo che sei! Chi è contro la classe operaia non merita di vivere, marcirai in galera con trattamenti particolari», scrive Dario. «Andavi di fretta m.? Dovevi tornare a casa per rivedere le tue figlie forse? Ora chi lo dirà a quei poveri figli che il padre non c’è più per colpa di un bastardo come te? Non ho fiducia nella giustizia, ma dovrai venderti anche le mutande per risarcire quella povera famiglia, come minimo», scrive una donna commentando una foto di Alessio con le sue due figlie. Bestemmiatori compulsivi e collerici hanno dato libero sfogo alla rabbia, in questi giorni.

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