Il sindaco di Teverola dai domiciliari:
«Io estraneo ai fatti, ma mi dimetto»

Sindaco arrestato: «Io estraneo ai fatti, ma mi dimetto dalla carica»
Sindaco arrestato: «Io estraneo ai fatti, ma mi dimetto dalla carica»
di Alessandra Tommasino
Lunedì 27 Febbraio 2017, 11:52 - Ultimo agg. 12:23
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TEVEROLA. Il sindaco di Teverola Dario Di Matteo, attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dopo essere stato coinvolto nell’inchiesta sui presunti rapporti illeciti con la società Dhi, si è dimesso dalla sua carica, ribadendo nella nota protocollata al Comune «la propria estraneità ad ogni fatto addebitatogli» e ritenendo di “dover salvaguardare l’interesse dell’ente al normale svolgimento dell’attività amministrativa”. La maggioranza consiliare, esprimendo in un comunicato la vicinanza a Di Matteo che “riuscirà a dimostrare la totale estraneità ai fatti” e la “piena fiducia nella magistratura”, sarà retta dal vicesindaco Tommaso Barbato. “Siamo certi – afferma Barbato - che prevarrà il senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche presenti sul territorio e, con l’augurio che venga evitata ogni inutile strumentalizzazione, ribadiamo che la nostra coalizione garantirà la regolare gestione amministrativa, nel rispetto del proprio mandato e degli impegni presi con i cittadini di Teverola, orientati esclusivamente al bene comune”. Intanto l’opposizione guidata dall’ex sindaco Biagio Lusini chiede di tornare alle urne.

 
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