Sos dall'Oasi di San Silvestro:
«Presenze aliene nei fiumi»

Sos dall'Oasi di San Silvestro: «Presenze aliene nei fiumi»
di Mariamichela Formisano
Venerdì 26 Aprile 2019, 11:30
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Tra scienza e gioco il Wwf dell'Oasi di San Silvestro di Caserta punta sui bambini delle scuole elementari per fare fronte all'emergenza «presenze aliene» nei nostri fiumi e laghi. Dove per presenze aliene si intendono, ad esempio, anche le semplici tartarughine tropicali che i genitori comprano ai bambini e che poi, una volta cresciute, disperdono nell'ambiente. Carnivore, voraci, e incontrastate nel nostro ecosistema che non contempla l'esistenza del loro predatore numero uno, ossia il caimano, le tartarughe imperano a danno di specie autoctone come girini, avannotti e tartarughe mediterranee. Da qui l'emergenza ambientale scattata già una decina d'anni fa e che oggi diventa da codice rosso. «Le future generazioni pagheranno il prezzo di scelte scellerate compiute molti anni fa e che oggi rischiano di compromettere in maniera irreversibile il nostro ecosistema spiega Maria Rosaria Paolella, responsabile del Centro educazione ambientale (Cea) dell'Oasi di San Silvestro - Ecco perché incontriamo i giovani cittadini di domani tra i banchi di scuola, per spiegare loro quanto è stato fatto in passato e quanto urgente sia l'argine che solo le buone pratiche quotidiane possono imporre».
 
Da qui i «laboratori sulle biodiversità nell'ecosistema fiume» che il Cea di Caserta sta promuovendo in tutte le scuole della provincia e non solo. Tre ore di scienza e gioco attraverso cui conoscere le malefatte umane e le pratiche da seguire per arginare i danni. «Certo precisa Maria Rosaria Paolella ed i bambini potranno evitare di chiedere in dono tartarughe tropicali di acqua dolce, sarà già tanto, considerato che la risalita di questi animali ha raggiunto le sorgenti di Letino. Più critico è, invece, l'argine da porre alla presenza massiccia di nutrie nei nostri fiumi e laghi, provenienti da allevamenti dedicati alla produzione di pellicce e poi disperse nell'ambiente nei periodi di crisi del settore. O per i pesci siluro, di origine sudamericana e diffusi dalle nostre parti ad uso della pesca sportiva, ma ad alto tasso riproduttivo rispetto ai predatori del nostro ecosistema».

L'argine più solido da porre alla deriva ambientale delle nostre acque, in piena emergenza idrica e di acqua potabile, è la frequentazione dei luoghi, il gioco e le passeggiate lungo i fiumi ed i laghi del territorio, affinché sia la presenza «sana» il più efficace deterrente contro crimini e azioni sconsiderate. «Non basta insegnare ai bambini quanto deleterio sia l'abbandono di rifiuti di plastica nell'ambiente chiarisce la Paolella ma è importante spiegare loro che solo l'acqua pulita può garantire la salubrità della nostra catena alimentare e il reinserimento delle anguille nei nostri fiumi».

E mentre i laboratori di biodiversità nell'ecosistema dei fiumi porta gli operatori del Wwf dell'Oasi San Silvestro di Caserta anche nelle scuole beneventane, la spola è già pronta con i laboratori di biodiversità legata agli ambienti boschivi. «Dopo anni di attività ammette la Paolella la più bella soddisfazione è quella di vedere sempre più bambini alla nostra Oasi e alle nostre attività. Sono loro che in molti casi accompagnano i genitori ed è bellissimo».
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