Sparatoria, Affinita ora si difende:
«Avevo paura, ho premuto il grilletto»

Sparatoria, Affinita ora si difende: «Avevo paura, ho premuto il grilletto»
di Gabriella Cuoco
Sabato 27 Novembre 2021, 08:45
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«Mi hanno minacciato diverse volte. Pensavo che lui e i suoi amici fossero armati, per questo ho sparato». Le dichiarazioni di Fabio Affinita non convincono il gip Rossi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha convalidato l'arresto del 36enne, che sabato scorso ha sparato all'addome al 21enne di San Felice a Cancello Roberto Nasto, ancora ricoverato dopo un delicato intervento presso l'ospedale Civile di Marcianise. L'indagato, che non ha risposto alle domande del giudice, ha dichiarato volontariamente, assistito dall'avvocato Orlando Sgambati che ora presenterà ricorso per la scarcerazione, che il giovane ferito e la sua comitiva, lo spaventavano. L'episodio è ancora vivo a Santa Maria a Vico.

Il pregiudicato 36enne, la scorsa settimana intorno a mezzanotte ha premuto il grilletto di una pistola di piccolo calibro, una 6x35, detenuta illegalmente, e poi ritrovata nella saracinesca di un negozio del centro, ed ha colpito nella parte bassa dell'addome il giovane. Il tutto, secondo alcuni testimoni, è cominciato nella centralissima piazza Roma, cuore della movida di Santa Maria a Vico, e dove si riversano ogni fine settimana centinaia di ragazzi provenienti da tutta la Valle di Suessola e dalla zona di Acerra. Una parola tira l'altra per motivi ancora al vaglio degli inquirenti, e forse legati a qualche precedente ruggine, e il pregiudicato, che proprio sabato scorso aveva concluso il periodo di sorveglianza speciale per una serie di precedenti per spaccio di droga, ha cominciato prima a sbottare con le parole e poi ad allungare le mani. Dopo qualche minuto tra i due, alla presenza di una decina testimoni, ne è nata una colluttazione. Il giovane sanfeliciano è riuscito a divincolarsi e ha cominciato a correre in direzione della chiesa di San Nicola Magno, infilandosi nella stradina dove c'è la Congrega.

Il pregiudicato lo ha raggiunto e ha cominciato a sparare.

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Di tre colpi, uno ha ferito Roberto, che si è piegato sulle ginocchia per alcuni istanti e poi è stramazzato a terra per il dolore. Gli stessi amici del 21enne hanno immediatamente allertato prima il 118 e, dopo poco, anche i carabinieri della stazione locale. Sul posto, nel giro di pochi minuti, sono giunti i sanitari dello Psaut dell'ospedale Ave Gratia Plena di San Felice a Cancello, che hanno trasportato d'urgenza il giovane al nosocomio di Marcianise dove, al suo arrivo, è stato operato d'urgenza. Le condizioni fino a ieri sera, erano stazionarie ma non gravi, nonostante la prognosi riservata. Nel giro di qualche ora, gli agenti del commissariato di Polizia di Stato di Marcianise, insieme a quelli di Maddaloni, ai militari dell'Arma e agli agenti del comando locale di Polizia municipale, hanno cominciato prima a perlustrare la zona e poi a visionare le telecamere comunali, installate in piazza Roma. Intorno alle 3 circa, un filmato ha incastrato il 36enne. Le forze dell'ordine si sono messe subito sia alla ricerca dei bossoli che dell'uomo. Affinita è stato poi bloccato e fermato, mentre era in compagnia del suo cane al guinzaglio, intorno alle 6 circa nei pressi del comando dei vigili urbani.
 

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