Teano, le mura del IV secolo rischiano
di crollare: disposto sequestro urgente

Teano, le mura del IV secolo rischiano di crollare: disposto sequestro urgente
Martedì 30 Giugno 2020, 16:07
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I Carabinieri della stazione di Teano hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d'urgenza emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere riguardante il tratto della cinta muraria risalente al IV secolo a.C., posta a presidio dell'antica Teanum Sidicinum, all'intersezione tra via Nuova e via Giglio a Teano.

Il procedimento, iscritto a carico di ignoti per i reati di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina e danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, ha tratto origine da una segnalazione di un intervento per dissesto statico nel comune di Teano pervenuta dai Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta. Questi ultimi avevano constatato, in occasione di un sopralluogo, la presenza nell'antica cinta muraria di una vistosa lesione verticale e di alcuni enormi fori con distacco di alcune grosse pietre, evidenziando al contempo la necessità di eseguire lavori urgenti di assicurazione e riparazione volti a eliminare la situazione di imminente pericolo per l'incolumità pubblica e privata.Le criticità evidenziate, spiega il procuratore Maria Antonietta Troncone, «non risultano allo stato essere state superate dagli interventi programmati medio tempore dal Comune di Teano».

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Appare «necessario intervenire e completare le operazioni di indagine e messa in sicurezza finale del muro mediante il ripristino dei tratti in dissesto» in quanto «il possibile crollo della cinta muraria anche parziale potrebbe interessare gli edifici contigui e fronteggianti».
Ad oggi, conclude il procuratore, «non risulta che siano state poste in esecuzione tali opere finalizzate all'eliminazione del pericolo», pertanto la Procura ha disposto il sequestro preventivo «al fine di preservare anzitutto la pubblica e privata incolumità, specie tenuto conto della revoca dell'ordinanza con la quale il sindaco aveva in una prima fase interdetto il traffico pedonale tra via Gigli e via Nuova».
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