Sfasciata auto preside: un anno fa
a scuola un 17enne accoltellò la prof

Sfasciata auto preside: un anno fa a scuola un 17enne accoltellò la prof
di Gabriella Cuoco
Martedì 18 Giugno 2019, 11:13 - Ultimo agg. 12:37
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Non ci sono denunce, ma a parlare sono le foto che la stessa vittima ha postato su Facebook. Ieri mattina, la dirigente scolastica dell'istituto superiore Bachelet-Majorana, Pina Sgambato, chiamata da alcuni vicini di casa, ha scoperto che il lunotto posteriore della sua autovettura, una Lancia Y di colore nero, parcheggiata davanti a casa, lungo la Nazionale Appia, al civico 290, era stato danneggiato. La preside dell'Istituto dove un anno e mezzo fa fu accoltellata al volto da un alunno 17enne la professoressa Franca Di Blasio, preferisce non ingigantire il caso. Intanto, lei che quest'anno partecipa a tutti gli scrutini finali sancendo anche bocciature, e siede tra i banchi della minoranza del Consiglio comunale di Santa Maria a Vico, in quanto capogruppo del Pd, non ha mai subito né minacce né intimidazioni.
 
Lei, come si può notare dalla bacheca fb e da quella dell'istituto, ha sempre avuto un buon rapporto con gli alunni. Anche quando è accaduto il caso, diventato nazionale, della professoressa originaria di Montesarchio, la Sgambato non si è persa d'animo e, nonostante ha condannato l'atto di violenza da parte del minorenne, è sempre stata al fianco di tutti i suoi alunni. Fatto sta che, quanto accaduto ieri alla sua autovettura, nonostante sia stato segnalato solo telefonicamente ai carabinieri della stazione locale di Santa Maria a Vico, agli ordini del maresciallo Conca, ha qualcosa di sospetto. C'è chi vede qualche cosa di strano.

Intanto, proprio perché vuole vederci chiaro, la preside, sorella dell'ex parlamentare Camilla Sgambato, ha lanciato un appello sui social postando alcune foto dell'auto, che viene utilizzata perlopiù dal figlio, in quanto la stessa raggiunge la scuola a scuola a piedi. «È successo in mattinata davanti casa mia, in via Nazionale, difronte al bar Cappuccino. Se qualcuno ha visto qualcosa, può contattarmi in privato?». Nessuno al momento si è fatto avanti. Certo è, che se fosse stato un incidente, nonostante quel tratto dell'Appia è assai trafficato, aldilà che il conducente dell'auto o camion incriminato si sarebbe dovuto fermare, almeno qualcuno avrebbe dovuto sentire il rumore. Così non è stato.

La Sgambato, che non riesce a darsi nessun tipo di spiegazione all'accaduto, ma che è convinta che non si tratta di nessun tipo di ritorsione o avvertimento, ha persino chiesto se qualche privato in zona avesse telecamere, tali da poter filmare l'accaduto. Purtroppo, in quel tratto e di preciso nelle vicinanze dell'abitazione della preside non ci sono apparecchiature private. Il Comune, proprio in quella zona, nei prossimi giorni come è stato annunciato dall'amministrazione - inizierà l'installazione di una serie di telecamere, soprattutto a seguito di episodi di microcriminalità, che si verificano sia durante il giorno che durante le ore notturne. Intanto, la vicenda accaduta ai danni della Sgambato resta un mistero. «Chi ha visto mi contatti», ha concluso la preside.
 
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