Terra dei fuochi, stoccata di Costa:
«Salvini non ha fatto quel che doveva»

Terra dei fuochi, stoccata di Costa: «Salvini non ha fatto quel che doveva»
Giovedì 12 Settembre 2019, 17:47 - Ultimo agg. 18:27
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«Per la Terra dei fuochi «incontrerò in questi giorni il ministro dell'Interno, che è il soggetto legittimato quanto me e forse anche di più; è un prefetto della Repubblica, il mestiere lo conosce benissimo. Ne abbiamo già parlato e sicuramente è a disposizione». Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa a margine dell'audizione in commissione Ecomafie, uscendo per recarsi al Cdm. E proprio sulla Terra dei fuochi Costa non risparmia una frecciata all'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, facendo presente che «non avrebbe fatto quanto doveva», in relazione al protocollo firmato a novembre a Caserta insieme ad altri sei ministri.

Citando l'incendio di pneumatici a Battipaglia, Costa fa presente che «le terre dei fuochi non sono solo tra Napoli e Caserta; sono anche altrove, il che significa che può essere la Campania ma possono essere anche altre Regioni» ad essere coinvolte, «e io nei limiti di quello che può fare un ministro dell'Ambiente sono al fianco di tutti. Troviamo le soluzioni insieme. L'importante è non litigare».

Rispetto alla 'mancanza di dialogo' con il precedente ministro dell'Interno (Salvini, ndr) Costa - rispondendo a una domanda precisa - dice: «Non è questione di dialogo.
La questione è che ognuno deve fare il suo. Se c'è un protocollo» sulla Terra dei fuochi, «come in questo caso, firmato a novembre nella prefettura di Caserta, ognuno deve fare quello che in quel protocollo c'è scritto. Quel protocollo prevede sette ministri e un presidente di Regione; alcuni ministri lo hanno fatto, e l'ho detto in modo trasparente, un altro ministro in particolare non lo ha fatto. Ma non c'è polemica. Adesso - conclude - guardiamo a quello che dobbiamo e non a quello che non si è fatto, altrimenti cerchiamo responsabilità e non soluzioni». 
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