Terra dei fuochi tra roghi e discariche:
Esercito e vigili urbani di ronda

Terra dei fuochi tra roghi e discariche: Esercito e vigili urbani di ronda
di Giuseppe Miretto
Sabato 21 Luglio 2018, 11:37
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MADDALONI - Militari e vigili urbani a caccia di piccole o nuove discariche sfuggite all'occhio elettronico delle telecamere o al censimento. Ieri mattina, le pattuglie dell'Esercito e della Polizia Municipale, hanno condotto una nuova azione di «monitoraggio integrato del territorio» e controllo visivo delle aree considerate storicamente ad alto rischio incendi. Mancava solo il maxicontrollo, capillare e interforze, un territorio di frontiera su cui già insistono 11 mila metri quadrati di discariche clandestine, già sequestrate. Metro per metro, controllata di nuovo l'«area vasta perimetrale dell'Interporto», i territori interpoderali attigui all'A30, le strade provinciali (via Calabricito e via Ficucella) che collegano Maddaloni e Acerra. «Questa zona di cerniera spiega il capitano Domenico Renga,, comandante dei vigili urbani- è da anni una discarica interprovinciale per piccoli opifici e fabbriche abusive. Dopo le sanzioni dello scorso febbraio e le repressioni successive, contro rigattieri d'accatto e privati che praticano sistematico l'occultamento di rifiuti speciali, abbiamo i primi risultati». Sanzionati ancora, ma per irregolarità amministrative, autoarticolati di grosse dimensioni.
 
Elevate cinque sanzioni contro agricoltori. È scattata l'operazione preventiva contro i roghi estivi: smantellati i campi rom, è stata tracciata e messa sotto controllo la filiera dei contenitori, in plastica e polietilene, quelli che i contadini preferiscono dare alle fiamme e non consegnarli gratuitamente, come i gli scarti della «pacciamatura», ovvero della tecnica agricola che utilizza film plastici per impedire la crescita di malerbe durate la coltivazione e la raccolta dei pomodori. «Ben venga l'azione di contrasto e diffida commenta Giuseppe Riccio dell'Unione coltivatori italiana (Uci)- perché sono anni che ci sforziamo di fare sensibilizzazione mettendo a diposizione piattaforme per il conferimento proprio quel materiale plastico che è servito spesso di innesco ai roghi. E' il momento di cambiare registro: la tutela attiva dell'agricoltura deve essere affidata anche alla responsabilità degli agricoltori». «Nella zona delle discariche censite conclude Renga- si registra un'inversione di tendenza: nessuna nuova discarica è stata rilevata. E nelle aree sottoposte a intensa pulizia, nelle settimane scorse, non ci sono stati nuovi scarichi». Ma il mondo delle piccole e grandi illegalità, rilevabili solo attraverso un'azione di contrasto diretta sul territorio, è pieno di sorprese.

Per furto d'acqua sono state poste sotto sequestro delle condutture private in via Sant'Eustacchio. Oltre alla condizione di morosità, i vigili urbani hanno contestato, non più una semplice violazione amministrativa, bensì il «reato di furto aggravato» sommato all'«impossessamento abusivo dell'acqua convogliata nelle condutture comunali con mezzo fraudolento».
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