C'è delusione e anche un po' di rassegnazione alla Tfa Caserta (ex Firema), impresa che produce carrozze ferroviarie, per la perdita ormai quasi definitiva della commessa da 250 milioni di euro della società regionale Eav; ad inizio marzo la doccia fredda della sentenza del Consiglio di Stato che aveva deciso di aggiudicare la commessa - che prevede la realizzazione di una quarantina di treni - alla svizzera Stadler, rigettando il ricorso del colosso giapponese Hitachi, che si era presentato in partnership con Tfa alla gara d'appalto bandita da Eav.
Dopo la sentenza l'Eav, società della Regione Campania, ha così deciso di procedere all'affidamento a Stadler, attuando la sentenza definitiva dei giudici amministrativi, e senza attendere l'esito di un ulteriore ricorso presentato da Hitachi contro l'aggiudicazione decida da Eav.
Giovanni Ianniello dipendente ex Firema ed oggi Tfa, nonché delegato sindacale, esprime tutta la contrarietà sua e degli altri lavoratori. «Per l'ennesima volta - dice Ianniello - si prosegue nella politica di assecondare colossi del settore ferroviario a spese dell'economia industriale italiana, in questo caso campana.
Tfa per ora ha oltre 400 dipendenti (220 a tempo indeterminati, gli altri a tempo determinato) nel sito di Caserta e una sessantina a Tito (Potenza). «Per la seconda volta la Regione Campania, nella persona del presidente dell'Eav, favorisce l'aggiudicazione delle attività campane alla Spagna: prima la commessa Metronapoli alla Caf Spagnola, e adesso i nuovi treni Eva alla svizzera Stadler, con la commessa che verrà realizzata nello stabilimento spagnolo; mentre a noi è stata data una commessa tossica economicamente, relativa alla ristrutturazione dei 25 treni della ex vesuviana T21» conclude Ianniello.