Ha assunto i contorni di un vero e proprio caso nazionale la vicenda che ha visto protagonista lunedì sera Aurora Leone, uno dei volti del gruppo The Jackal. La giovane attrice casertana era seduta a tavola per la cena ufficiale organizzata alla vigilia della trentesima edizione della «Partita del Cuore», quando è stata inspiegabilmente cacciata dal tavolo poiché donna. Una denuncia forte quella di Aurora Leone che sui social ha spiegato quanto accaduto.
LA MOBILITAZIONE
Il suo racconto ha portato alle inevitabili dimissioni di Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Cantanti, nonché a una mobilitazione degli artisti del mondo dello spettacolo che hanno espresso la propria solidarietà.
L'INDIGNAZIONE
Al pari, anche il commento di Marco Natale, anche lui ex studente del liceo Diaz: «È aberrante che fatti del genere si ripresentino puntualmente ad ogni occasione possibile nonostante gli sforzi messi in campo per arginare queste situazioni. E questo fatto mi lascia pensare che l'unica arma a nostra disposizione per sconfiggere queste idee surreali sia l'emarginazione di chi le possiede. Credo che sia necessario lavorare ha concluso affinché non dobbiamo più essere costretti a commentare nel 2021 situazioni del genere». «Non ci sono parole giuste per commentare questa vicenda. Sono vicino ad Aurora ha detto Corrado Mandato, anche lui ex studente del liceo Diaz perché non credo sia possibile ancora oggi che esistano persone, perfino alti dirigenti e con incarichi apicali, con una mentalità così chiusa e retrograda. Credo sia giusto che anche noi giovani, nel nostro piccolo, facciamo la nostra parte perché in futuro non si debba ancora fare i conti con il sessismo e con le discriminazioni».
LE LOTTE
Una denuncia giusta e necessaria, invece, è il commento di Maria Teresa Aveta, giovane presidente del Rotaract club Caserta Luigi Vanvitelli, da tempo attiva con il club proprio in progetti di sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni di genere: «Sono situazioni assurde e incomprensibili - ha detto - che nel 2021 fanno ancora più male perché dopo anni di lotte e di lavoro proprio sul tema delle discriminazioni di genere e sulla parità di diritti, c'è ancora tanto lavoro da fare. Occorre denunciare questi episodi intollerabili e non minimizzarli. Grazie ad Aurora si è tornati a parlare anche a livello nazionale di una situazione che in realtà vivono tantissime donne. Non si può andare avanti così». Ma i commenti social e non solo di chi ha voluto dire la propria sul caso sono migliaia: «Condivido la decisione di Aurora di disertare la partita tornando in città - ha tuonato Luca Mandarino, appassionato di calcio -. Ha continuato però a condividere sui social il numero per poter donare soldi alla ricerca».