Era convinto dell’esistenza di una relazione clandestina tra il suo ex datore di lavoro e la propria moglie e, con questa «fissazione» in testa che poi non ha trovato alcun riscontro, ha iniziato a perseguitare un ristoratore trentenne di Santa Maria Capua Vetere con continue azioni di disturbo, molestie ed intimidazioni. A finire agli arresti domiciliari, un uomo di 40 anni, anche lui sammaritano, che in diversi mesi avrebbe compiuto appostamenti anche notturni, messo in atto gravi minacce di morte, con inseguimenti e danneggiamenti. Azioni diventate progressivamente sempre più frequenti e tali da generare nel ristoratore una persistente preoccupazione, ansia e paura, avendo timore per l'incolumità propria e per quella dei propri familiari.
Ad eseguire l’ordinanza cautelare sono stati i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere sulla base di una denuncia presentata dal giovane titolare del ristorante il 14 dicembre scorso e sfociata con l’arresto ai domiciliari del 40enne accusato di atti persecutori. Il tutto, dopo una rapida indagine - prioritaria, in quanto contemplata dalla legge nota come «Codice Rosso» - coordinata dalla locale Procura della Repubblica. Presso l'abitazione dell'indagato, inoltre, i carabinieri hanno rinvenuto una sciabola ed un coltello a serramanico, illegalmente detenuti.