Trentola, la black list degli incandidabili: pugno di ferro del Viminale

Trentola, la black list degli incandidabili: pugno di ferro del Viminale
di Lorenzo Iuliano
Domenica 14 Maggio 2017, 02:42
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Rischia di «sparire» un’intera classe politica a Trentola Ducenta. Non solo quella travolta dalle inchieste, ma anche il resto degli ex componenti del consiglio comunale sciolto per camorra e da un anno guidato dalla commissione straordinaria. Il ministero dell’Interno, infatti, ha avanzato la proposta di incandidabilità per 16 ex amministratori, anche se solo per un mandato. Una richiesta che non sempre viene fatta in questi casi, ma è indice di una «pervasività» criminale che coinvolge in pratica l’intero tessuto istituzionale. Sarà un processo a decidere le sorti: il prossimo 22 giugno alle 11.30 il presidente della prima sezione civile del tribunale di Napoli Nord, Paola Bonavita, ha fissato l’udienza in cui si discuterà della proposta. Alla fine, però, potrebbe essere il ministero dell’Interno ad avere l’ultima parola. Nella proposta del Viminale si cita la relazione della commissione d’accesso che ha portato allo scioglimento, si ripercorrono le due operazioni che hanno decapitato il Comune, Zenit e Jambo, e si parla di «un’amministrazione comunale contraddistinta dalla ulteriore presenza di amministratori e dipendenti, sul cui conto la commissione di accesso ha evidenziato significativi pregiudizi penale, nonché relazioni parentali e frequentazioni con persone “controindicate”, laddove i rapporti di connivenza con soggetti malavitosi sono stati ritenuti dalla giurisprudenza quale elemento sintomatico di condizionamento camorristico». Il risultato degli accertamenti svolti dunque ha messo in rilievo «come un consistente numero di consiglieri o assessori comunali, nonché componenti dell’apparato burocratico siano trasversalmente collegati e intrattengano rapporti con esponenti della criminalità organizzata o con imprenditori locali a loro volta legati al sodalizio».
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