Congresso Tuconfin: a Caserta
mutuatari in guerra con le banche

Congresso Tuconfin: a Caserta mutuatari in guerra con le banche
Martedì 14 Novembre 2017, 20:26
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Si è tenuta a Caserta il congresso di Tuconfin, associazione di consumatori nata per combattere alcune anomalie riguardanti i mutui ipotecati. Tuconfin attualmente raccoglie quasi diecimila famiglie, di cui tremila in Campania, 
Nello specifico il problema, secondo l'associazione, risiederebbe nel fatto che il mutuo in Euro è indicizzato in franchi svizzeri. 

Sono state sviscerate - spiega il presidente della Tuconfin Franca Berno -  le problematiche legate sia all'estinzione anticipata e sia in fase di ammortamento soffermandoci, in particolare, sul famoso "giro di boa" che alcuni stanno, purtroppo, già subendo in aumento sulla proprie rate di mutuo».

Il problema riguarda, come detto, l'indicizzazione dei mutui alla fine espressi in franchi svizzeri. Con le cifre che aumentano. Molti di questi contratti sono stati, secondo la Tuconfin (Tutela Consumatori Finanziari), «redatti con la Barclays oltre che da altre banche». Franca Berno e Sheila Meneghetti, i due vertici dell'associazione, spiegano che «TuConFin si differenzia da qualsiasi associazione esistente poiché fondata e formata da un team di persone che hanno subito in prima persona gli effetti di un prodotto finanziario sbagliato o comunque inadatto alle proprie esigenze familiari». 

«Rappresentiamo - continuano le due attiviste - 9978 famiglie italiane che hanno stipulato (noi comprese!!) con Barclays Bank Plc un particolare mutuo che ci ha impedito di comprendere il rischio elevato a cui saremmo stati esposti. La Banca ci ha venduto un prodotto in valuta, e piu’ precisamente Franchi svizzeri, dietro un contratto in Euro. Tali mutui erano però profondamente diversi da operazioni di finanziamento in valuta che in passato erano state particolarmente svantaggiose per i finanziati a seguito del crollo del rapporto di cambio, e che la nostra giurisprudenza ha riconosciuto perfettamente valide sul presupposto che, è nel rischio normale del creditore e del debitore di prestiti in valuta estera il verificarsi del ben noto e relativamente frequente fenomeno di oscillazioni anche ampie del rapporto di cambio. La diversità, sostanziale, consiste nel fatto che questi nuovi mutui non erano espressi in valuta straniera, nella specie franchi svizzeri, ma in Euro. Nel caso di ipotesi di estinzione anticipata del mutuo il documento di sintesi si limitava a prevedere che il mutuatario “ha facoltà di estinguere anticipatamente il mutuo, in tutto in parte, dando preavviso di 60 giorni”, senza accenno ad alcuna rivalutazione. Quindi nessun preventivo avviso di un eventuale rischio di cambio Nei contratti stipulati è però inserita all’interno dell’articolo riguardante l’estinzione anticipata la seguente clausola: “Ai fini del rimborso anticipato il capitale restituito, nonché gli eventuali arretrati che fossero dovuti, verranno calcolati in Franchi Svizzeri in base al tasso di cambio convenzionale, e successivamente verranno convertiti in Euro in base alla quotazione del tasso di cambio Franco Svizzero/Euro». 
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