Un cittadino ogni otto vive grazie al Reddito: Caserta è da record

Terra di Lavoro condivide il podio con Catania, Cosenza e Bari

Reddito di cittadinanza, record a Caserta
Reddito di cittadinanza, record a Caserta
di Domenico Zampelli
Lunedì 13 Febbraio 2023, 08:21 - Ultimo agg. 19:29
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Reddito di cittadinanza, diminuiscono i percettori in Italia, ma non in Campania. Non qui. Anzi. I numeri della provincia di Caserta sono fra i più drammatici a livello nazionale: un residente ogni otto vive, o meglio sopravvive, in un nucleo familiare ossigenato da reddito o pensione di cittadinanza. In media 600 euro al mese, solo a dicembre sono arrivati 28 milioni di euro di aiuti, somme che finora non sono state accompagnate dalle necessarie politiche generative di lavoro e qualificazione professionale. È impietoso e preoccupante per le prospettive il report appena pubblicato dall'Inps. Andiamo a leggerlo insieme.

Reddito e pensione di cittadinanza sono giunti nel mese di dicembre in 46mila nuclei familiari, con 108mila persone che ne hanno beneficiato direttamente o indirettamente. Di queste, esclusa una piccola parte in cui il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni e che percepisce la pensione, una quota pari a 103.792 persone è composta dai cosiddetti «occupabili». Il che vuol dire mancanza di lavoro protratta nel tempo, visto che questa soglia non ne vuole sapere di scendere. Quello che preoccupa di più è la vastità della condizione in quella che appare sempre meno Terra di lavoro: è infatti interessato un abitante ogni otto, o se preferite il 12% della popolazione. Va peggio solo a Napoli e Palermo: in entrambi i casi c'è un abitante coinvolto ogni sette, quindi il 14% della popolazione. Caserta condivide invece il podio con Catania. Subito dopo ci sono Cosenza e Bari. Per rendere l'idea delle proporzioni, nella sola nostra provincia ci sono lo stesso numero di beneficiari dell'intero Piemonte, il doppio di tutto Veneto, quasi il doppio dell'Emilia Romagna.

Napoli e Caserta sono l'altra Campania, quella che viaggia in affanno laddove invece nel resto della regione i numeri sono sempre alti, ma meno drammatici: a Salerno c'è un beneficiario ogni 15 abitanti, nel Sannio uno ogni 17 residenti, che salgono a 18 in Irpinia. In tutti e tre i casi una percentuale fra il 5 ed il 6%, più vicina a quella di Roma o alla stessa media nazionale (4%) che alle due cifre di Caserta e Napoli. Per quanto riguarda gli importi erogati, a Napoli i nuclei beneficiari ricevono 634 euro, a Caserta 606 euro, a Salerno 556 euro, a Benevento 547 euro ed infine ad Avellino 546 euro.

L'Osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza dell'Inps contiene un dato capace di alimentare un minimo di ottimismo. Nel 2022 si è registrata una flessione a livello nazionale dei nuclei beneficiari di almeno una mensilità di Reddito o Pensione di Cittadinanza: 1,7 milioni di famiglie, per un totale di 3,7 milioni di persone mentre nel 2021 erano stati 1,8 milioni di nuclei e poco meno di 4 milioni di persone coinvolte. Ma è una situazione che ci riguarda poco: da queste parti il trend va infatti nel senso contrario. Nell'ultimo anno i nuclei richiedenti sono passati da 41.913 a 52.052 (mai registrata una cifra così alta) mentre nel solo mese di dicembre la soglia dei nuclei beneficiari è salita da 45.726 a 46.095. A livello regionale, invece, i nuclei richiedenti nel 2022 sono saliti da 227.186 a 288.063, mentre i percettori a dicembre sono stati 259.254 (637.435 persone coinvolte) contro i 257.247 del mese precedente (con 633.945 persone coinvolte. Peraltro la compressione dei nuclei beneficiari del reddito a cui fa riferimento l'Inps appare abbastanza circoscritta. Se si prende in considerazione il dato annuale l'elenco comprende appena 19 province: Milano (dove ci sono stati ben 5mila nuclei in meno) Verbano-Cusio-Ossola, Aosta, Bergamo, Brescia, Lecco, Mantova, Monza Brianza, Bolzano, Trento, Belluno, Venezia, Verona, Modena, Parma, Piacenza, Firenze, Prato e Siena. Più ridotto l'elenco di quelle province dove la riduzione dei nuclei beneficiari emerge dal confronto fra i mesi di novembre e dicembre 2022: Cremona, Sondrio, Pordenone, Piacenza, Ravenna, Siena, Bari, Barletta Andria Trani, Taranto ed Agrigento.
 

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