Un solo medico per 5 emergenze:
«Caos insostenibile a Caserta»

Un solo medico per 5 emergenze: «Caos insostenibile a Caserta»
di Gabriella Cuoco
Lunedì 15 Aprile 2019, 12:00
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Un solo medico a turno e per di più ci sono anche trasferimenti in corso. Lo Psaut di San Felice a Cancello, dislocato all'ospedale «Ave Gratia Plena» vive un momento di sofferenza. L'Unità operativa del 118 di Caserta ha comunicato l'ennesimo trasferimento di un camice bianco a partire dal 1 maggio. Si assottiglia, così, la lista di medici messi a disposizione per la postazione fissa di primo soccorso territorio della Valle di Suessola.
 
Nei giorni scorsi, purtroppo, si sono verificati anche una serie di emergenze per la carenza di personale sia medico che paramedico. Molti i casi critici segnalati alla postazione provinciale. Quello più significativo si è registrato nel weekend, quando contemporaneamente si sono presentati tre pazienti in codice rosso. Al momento, all'interno dello Psaut era presente - a questo punto, per fortuna - un solo medico mentre l'ambulanza del 118 (con all'interno i volontari della Misericordia di Caivano) era demedicalizzata. Una situazione che, oramai, va avanti da tempo e che manda su tutte le furie non solo il personale in servizio, costretto a turni massacranti, ma anche gli stessi utenti che, per non rischiare, preferiscono recarsi all'ospedale di Maddaloni o a quello di Sant'Agata dei Goti.

Lo Psaut (Postazioni fisse di primo soccorso territoriale), che è dislocato all'ospedale «Ave Gratia Plena», nel pieno centro di San Felice a Cancello, annualmente registra circa 7mila utenti, che vengano stabilizzati e trasferiti in strutture ospedaliere del Casertano e 3mila casi in arrivo a bordo dell'ambulanza del 118. Sono gli stessi infermieri a descrivere una situazione «da terzo mondo» e che va oltre ogni tipo di immaginazione. Basta pensare che, purtroppo, quando ci si trova difronte a casi di codice rosso l'unico medico di turno, causa dell'assenza di camice bianco sull'ambulanza del 118, è costretto ad accompagnare il paziente nel trasferimento e a lasciare, quindi, la postazione dello Psaut scoperta e nelle mani dei soli infermieri. Conti alla mano mancherebbero, per una situazione normale, tre medici e quattro tra infermieri e ausiliari, contando già il medico trasferito dalle prossime settimane a Maddaloni. Grande è l'amarezza dei sanitari della Valle di Suessola

Numerose le segnalazioni inoltrate al responsabile dell'Unità operativa del 118 di Caserta, Roberto Mannella. «Oramai non si può più lavorare in questo modo - fanno sapere i medici e gli infermieri dello Psaut di San Felice - non possiamo assentarci nemmeno un giorno. Se poi pensiamo di voler programmare le ferie estive, tutto questo è impossibile. Per non parlare di quelle restanti dello scorso anno, che dobbiamo consumare entro giugno. La situazione è a limite della sopportazione, anche noi abbiamo delle famiglie». Nei prossimi giorni i sindacati, tra cui il Saues, proveranno a riparlare con il responsabile provinciale.
 
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