Vaccinazioni over 80, già in 1.500 oggi:
personale a domicilio per gli allettati

Nel riquadro il manager dell'Asl, Ferdinando Russo
Nel riquadro il manager dell'Asl, Ferdinando Russo
Lunedì 8 Febbraio 2021, 14:57 - Ultimo agg. 9 Febbraio, 18:58
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È partita questa mattina nella provincia di Caserta la vaccinazione degli abitanti con oltre 80 anni. Ci sono per oggi i primi 1500 che sono stati convocati e domani saranno altrettanti. Le vaccinazioni si svolgono nei cinque ospedali di Aversa, Marcianise, Maddaloni, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese.

«Abbiamo concluso - spiega Ferdinando Russo, direttore generale dell'Asl di Caserta - la vaccinazione con i
richiami di tutti i sanitari del territorio e quindi abbiamo chiesto alla Regione di poter partire con gli ultra 80nni.

Ci è arrivato l'ok e ci siamo mossi subito, abbiamo la struttura e il personale pronti, abbiamo i vaccini e quindi parametriamo la somministrazione al numero di dosi che abbiamo, partiamo con 1500 ma potevamo farne anche di più.

Stiamo facendo anche le vaccinazioni a domicilio per chi è allettato». 

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Dopo i primi giorni con le scorte, la vaccinazione proseguirà con i nuovo quantitativi di dosi in arrivo. In tutto sono circa 40.000 gli ultra 80nni nella provincia di Caserta: «A oggi - spiega Russo - abbiamo 13-14.000 anziani che hanno completato l'adesione sulla piattaforma online. Abbiamo anche fatto partire un invito ai sindaci con gli ambiti sociali per dare una mano alle persone anziane che non hanno dimestichezza con il computer e non hanno un parente che sbriga la pratica online. Anche il presidente della Provincia Giorgio Magliocca ci ha assicurato la sua collaborazione. In tutto sono circa 40.000 gli anziani del target da cui dobbiamo sottrarre coloro che hanno già avuto il vaccino nelle Rsa e altri che non aderiranno, in totale abbiamo calcolato circa 35.000 da vaccinare».

Quando aumenterà la dotazione di dosi a disposizione, l'Asl di Caserta «aprirà - spiega Russo - anche un grande centro vaccinale alla Caserma Garibaldi con trenta box. Ringrazio l'esercito per le collaborazione della logistica che ci renderà in grado di somministrare 6000 dosi al giorno. Per le dosi di Moderna e Pfizer ci vuole una organizzazione rigorosa, quando arriveranno anche i vaccini Jonhson e Astrazeneca potremmo allargare la platea di vaccinatori con medici di base e le strutture private».

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