Vaccini ai migranti di Caserta,
20mila dosi per stranieri e rifugiati

Vaccini ai migranti di Caserta, 20mila dosi per stranieri e rifugiati
di Ornella Mincione
Domenica 13 Giugno 2021, 12:00 - Ultimo agg. 14 Giugno, 07:04
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Dalle 00.00 della scorsa notte la piattaforma per aderire alla campagna vaccinale anti Covid è aperta anche agli stranieri con il permesso di soggiorno, regolari, irregolari, rifugiati, Stp (stranieri temporaneamente presenti) e tutte le categorie che coinvolgono cittadini extracomunitari. Nella provincia di Caserta questa fetta di popolazione potrebbe superare la quota delle 20.000 persone. Dagli uffici dell'Asl casertana si precisa che «è possibile la registrazione. Per il servizio di somministrazione, poi bisognerà attendere indicazioni nazionali e regionali riguardo il vaccino da iniettare».

Certo è che si tratta di una parte della cittadinanza di non poco conto se si considera che in alcune aree, come ad esempio sul litorale Domizio, c'è un'alta concentrazione di immigrati, così come in altre aree dell'entroterra.

Erogare il servizio vaccinale in questo momento estivo, all'inizio della stagione turistica tanto attesa dagli operatori del settore significa rasserenare ulteriormente i visitatori e i villeggianti che possono optare per la vacanza sui chilometri di costa casertana.

Intanto, a livello nazionale si ragione su quale tipo di farmaco poter iniettare agli stranieri con permesso di soggiorno, regolari e irregolari, mentre ci si domanda anche su quale tipo di vaccino somministrare a coloro che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca, ora off limits per gli under 60. Anche su questo l'Asl casertana non ha ancora risposte, dato che è ancora in corso il dibattito tecnico scientifico sulla specificità del vaccino. È probabile che come seconda dose possa essere usato uno Rna messaggero, vale a dire Moderna o Pfizer. Si tratta però di un meccanismo differente di immunizzazione da quello utilizzato dall'AstraZeneca (con la somministrazione della proteina Spyke, quella propria del virus del Coronavirus). Dunque, è in corso di valutazione l'appropriatezza della seconda dose sull'organismo che ha già ricevuto un altro tipo di vaccino. Sono tanti soprattutto al di sotto dei 60 anni che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca: nel casertano, infatti, non ha mai preso piede quella diffidenza nei confronti del farmaco bloccato, sbloccato e ribloccato dall'Ema e dall'Aifa. Tuttavia, l'azienda di Caserta dovrà attendere le indicazioni concertate a livello nazionale tra il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore della Sanità. 

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Comunque sia, il servizio a Caserta va avanti e continua a ricevere un'ottima risposta da tutta la popolazione di Terra di Lavoro. Stando al monitoraggio aggiornato dalla stessa azienda sanitaria locale, fino alle 16.41 di ieri sono stati 471.320 i cittadini che hanno ricevuto almeno la prima dose, di cui 202.091 anche il richiamo, completando così il ciclo vaccinale. Dunque, il lavoro negli hub vaccinali non si ferma e soltanto nella caserma Ferrari Orsi, gestita dalla brigata Garibaldi, sono circa 200 le somministrazioni che vengono effettuate ogni ora. Riflesso di questa gigantesca macchina vaccinale messa in piedi dall'azienda sanitaria è il dato dei contagi. Secondo il report di ieri, infatti, sono 30 i nuovi positivi al Covid in Terra di Lavoro, emersi dalla processazione di 1.146 tamponi, con un'incidenza del 2,62%, secondo i calcoli dell'Asl. Con ogni probabilità questo è il primo report da diverse settimane in cui il numero dei tamponi supera i mille e i positivi, dal canto loro, sono meno di 50. Cinque i decessi registrati, per un totale di 1.259 vittime del Covid dall'inizio dell'emergenza. A fronte dei nuovi infetti, sono 78 i pazienti usciti dal tunnel della malattia. Dunque, ora i positivi attuali sono 928, circa 50 in meno del giorno precedente. Questo non vuol dire affatto né che il virus non ci sia più né che faccia meno paura: ecco perché resta sempre in piedi l'invito delle istituzioni alla prudenza. 

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