Venezuela nel caos, Natale presto a casa

Venezuela nel caos, Natale presto a casa
di Gabriella Cuoco
Mercoledì 13 Febbraio 2019, 12:03
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Alfonso, Monica e il piccolo Natale potrebbero rientrare in Italia prima del previsto. Il vice console Piero José D'Elisio all'isola Margherita, nel mare dei Caraibi, nella giornata di ieri, ha già inviato al sindaco Andrea Pirozzi, in via informale, tutti gli incartamenti relativi la cittadinanza italiana del bambino di quasi cinque mesi, nato da un padre italiano originario e residente da sempre a Santa Maria a Vico.

I TEMPI
Entro stasera, il tutto arriverà sulla scrivania del primo cittadino che insieme al dirigente dell'ufficio Anagrafe procederà alla registrazione di Natale Affinita. Il plico, poi, ritornerà al Consolato italiano a Caracas che darà il via libera all'espatrio. Da conti fatti, al massimo entro una settimana o poco più, la situazione avrà un risvolto positivo e la coppia insieme al figlioletto nato il 26 settembre scorso, potrà raggiungere i parenti nella Valle di Suessola. A Santa Maria a Vico, infatti, non si fa altro che aspettare il piccolo Natale che non ha ancora conosciuto i nonni Ines e Natale e gli zii Mario, Gaia e Valentina. Ad aspettare il piccolo, che in questi giorni continua a soffrire per la mancanza di latte e cibo, ci sono anche i suoi bisnonni e le prozie.

I MESSAGGI
«Non vediamo l'ora di poterlo coccolare - dicono le zie - e di stringerlo tra le nostre braccia. Viviamo in funzione dell'arrivo di Natale. La nostra famiglia è distrutta da questa vicenda. Ringraziamo, comunque, quanti in questi giorni ci stanno dimostrando affetto». Ines, ieri protagonista della storia raccontata da Giancarlo Magalli durante la trasmissione «I Fatti Vostri» di Rai2, insieme al sindaco Pirozzi e all'assessore Veronica Biondo, stanno già organizzando il rientro in Italia della giovane famiglia.
L'AGENZIA
Tramite un'agenzia di viaggio del territorio sono stati già bloccati i biglietti aereo di ritorno; appena si avrà la sicurezza sarà comunicato il giorno e i tre saliranno sul primo volo disponibile. «Sembra esserci uno spiraglio di luce, anzi c'è - dice soddisfatto il sindaco, che in questi giorni, aiutato anche dal sostegno della moglie Teresa, vissuta in Venezuela, ha potuto dare il massimo sostegno alla famiglia Affinita - il vice console sta velocizzando tutti i tempi. Ed è per questo che ringrazio la Farnesina. Non canto vittoria fin quando non li vedo scendere dalla scaletta dell'aereo. Il piccolo Natale avrà tutto quel che merita. L'amministrazione comunale cercherà in tutti i modi, come già fa nei confronti di tanti bisognosi, di sostenere i genitori. Ora, però bisogna preoccuparsi di riportarli a Santa Maria a Vico. Mi hanno detto che in queste ore, la situazione in Venezuela sta peggiorando. Aldilà dell'assenza di cibo e di medicinali, la guerra sta cominciando a scendere in strada. Per questo sono seriamente preoccupato sia per la famiglia del piccolo Alfonso ma anche per i tanti concittadini che vivono lì per questioni di lavoro».

L'ADDIO
In Venezuela, la situazione, infatti, in queste ore è degenerata in maniera urgente. «Non possiamo uscire di casa - dice Monica, raggiunta tramite whatapp - per fortuna abbiamo ancora un po' di latte, ma tra qualche giorno non sapremo come fare. Sogno il nostro ritorno in Italia, sogno una tranquillità che qui non c'è Anche se all'isola Margherita sono cresciuta e c'è una parte del mio cuore, e cioè la mia famiglia d'origine, ora devo pensare al futuro di mio figlio e tornare in Italia». La speranza sta diventando realtà e verità.
 
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