In paese non si parla d'altro. E le immagini circolate sui social non hanno fatto altro che alimentare la curiosità e lo sdegno. Tutto accade in una sera di fine estate come tante altre: nella villetta comunale i giovanissimi sono tanti, in molti si godono gli ultimi giorni prima dell'inizio dell'anno scolastico. All'improvviso una ragazza di soli 13 anni viene aggredita da un ragazzo - per cause ancora sconosciute. Pochi minuti dopo l'aggressione, la ragazzina racconta tutto al padre, che arriva in villetta per chiedere il nome dell'aggressore.
Ma è allora che la violenza di un branco di giovani si riversa contro l'uomo.
Il ricordo ai fatti del 2019 è infatti ancora vivo: nel maggio di quell'anno in corso Matteotti si affrontarono due gruppi di giovani - in totale circa una decina - che fronteggiarono con coltelli, spranghe di ferro e chiavi inglesi. Tra urla e botte da orbi, la rissa si protrasse per diversi minuti, sotto gli sguardi increduli di alcuni residenti allarmati dagli inediti schiamazzi. Ma il caso più emblematico era avvenuto nel dicembre precedente, quando a seguito di una disputa stradale legata alla precedenza non data ad uno stop due ragazzi si affrontarono nei pressi di un bar del paese. Una discussione che termina in tragedia, quando il 17enne Salvatore De Falco viene investito dal 30enne Donato De Rosa mentre era a bordo del suo scooter. Diversi casi di violenza, ma uniti dallo stesso filo conduttore della degenerazione sociale che si annida non soltanto a Sparanise ma in molte delle comunità del Casertano.