«Tenere sospese centinaia di persone per un anno e mezzo è un gesto politicamente pesante rispetto al quale l'amministrazione dovrebbe fare una riflessione. Bisogna guardare alle storie di ciascuno». Lo ha detto, rispondendo alle domande dei cronisti, il provveditore campano delle carceri Lucia Castellano durante la visita del vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto al carcere di Santa Maria Capua Vetere per avviare il progetto «Ambiente Colorato».
Castellano è intervenuta sulla situazione, più volte denunciata dai sindacati della polizia penitenziaria, concernente il possibile reintegro al lavoro dei tanti agenti sotto processo per le violenze nel carcere casertano ai danni dei detenuti avvenute il 6 aprile 2020; agenti penitenziari che dopo circa diciotto mesi di sospensione dal lavoro, sono in gravi difficoltà economiche con il compenso che si riduce nel tempo.
«La questione - ha sottolineato il provveditore - non è di competenza regionale ma nazionale», comunque, ha aggiunto, «c'è l'attenzione dell'amministrazione a diversificare le posizioni. L'importante è guardare sempre alle storie di ciascuno, quindi anche storie complicate, difficili, pesantissime come quelle di chi ha commesso questi atti. Bisogna diversificare le storie e le posizioni, ed è giusto a mio parere dare attenzione a chi magari non ha materialmente partecipato e che era solo lì».