Depuratore di Vitulazio sabotato dai ladri di rame: danni in tre Comuni

Nel mirino delle bande aziende, stazioni ferroviarie e cimiteri

Depuratore nel mirino dei ladri di rame
Depuratore nel mirino dei ladri di rame
di Antonio Borrelli
Martedì 10 Gennaio 2023, 08:25
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Un nuovo depuratore fermo e lo spettro di un business criminale per le bande specializzate. L'ultimo allarme arriva da Vitulazio, dove durante la notte un gruppo di malviventi ha assaltato la struttura del depuratore consortile di Vitulazio, che serve oltre alla cittadina anche i comuni di Bellona, Camigliano e Pastorano. Il colpo non è riuscito: i cavi di rame dell'impianto elettrico sono stati trovati tranciati, ma la banda non è riuscita ad asportarli, forse perché messi in fuga dal rischio di essere scoperti. Sul caso stanno indagando i carabinieri della stazione guidata dal maresciallo Crescenzo Iannarella, mentre per diverse ore il depuratore comunale è rimasto interrotto.

Ma l'episodio ha riacceso i riflettori sull'allarme dell'oro rosso. Escluso il recente tentativo di furto a Vitulazio, nei primi 10 giorni del 2023 risultano essere già oltre due i quintali di rame rubato in provincia. Solo pochi giorni fa, ad esempio, i carabinieri hanno denunciato a Sessa Aurunca un 34enne e un minore napoletani, accusati di aver rubato 80 chili di cavi di rame dalla stazione ferroviaria di Sessa-Roccamonfina. I due sono stati notati dal capostazione mentre si allontanavano dallo scalo dopo il furto; hanno abbandonato gli zaini, recuperati dal capostazione, che ha poi informato i militari. Bloccati e perquisiti, i due avevano anche un coltello a serramanico e uno a farfalla. Se invece si prende in considerazione il periodo delle festività a ridosso tra il 2022 e il 2023 la mole di materiale rimosso e rubato nel Casertano arriva a mezza tonnellata. Sempre a Sessa Aurunca, a dicembre teatro di un furto simile è stata un'azienda di impianti fotovoltaici nella frazione San Castrese. Una volta all'interno del deposito, i criminali hanno portato via chili di cavi elettrici. Poco prima, in un'altra frazione sessana, San Carlo, nel cimitero comunale sono stati portati via vasi porta-fiori in rame e lampade votive e materiale dello stesso materiale ricavato da fili elettrici o da apparecchiature del camposanto.

Da oltre un decennio, anche in provincia, si assiste a una escalation di furti del prezioso materiale. E ad essere colpiti sono gli impianti pubblici, ricchi di rame e lontani da occhi indiscreti. Attraversando il Casertano, solo lo scorso anno sono state 50 le denunce di furti messi a segno per sottrarre l'oro rosso. In pochi mesi sono state colpite Sessa Aurunca, Pignataro Maggiore, Teano e Presenzano.

E neppure il capoluogo è esente dal fenomeno, come dimostra l'arresto di due ucraini di 31 e 29 anni, che stavano sventrando una cabina elettrica alle spalle del monumento ai Caduti in via Unità Italiana. Ma i precedenti dell'anno disegnano una mappa del business. A marzo, durante un servizio di tutela ambientale della Polizia Municipale, una squadra guidata dal maggiore Alberto Parente scovò dei ladri che avevano appena rubato chili di rame nel cantiere della centrale turbogas di Presenzano.

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A maggio dello scorso anno i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sessa Aurunca e della Stazione di Grazzanise arrestarono 15 membri di una banda che tra il 2019 e il 2020 aveva messo a segno 40 colpi in tutta la Campania, estendendo il raggio d'azione al Lazio e alla Puglia. Caserta, Napoli, Salerno, Avellino, Latina, Frosinone, Rieti, Roma e Bari. Il bottino stimato era di oltre due milioni di euro e il materiale preferito era proprio quello elettrico e il rame. A giugno fu invece il cimitero di Teano ad essere colpito: centinaia di metri di cavi di rame vennero letteralmente sradicati dalle pareti e persino dalle tombe, per un totale di 15mila euro di materiale. Basti pensare che sui mercati il rame è arrivato a costare anche 7,5 euro al chilo, al punto sempre più bande si sono specializzate nella caccia all'oro rosso. I ladri di rame si sono specializzati: secondo i rapporti sul fenomeno bastano circa 20 minuti di notte per rubare 50 chili di materiale.
 

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