Donna azzannata per strada dai cani randagi salvata dai passanti

ACellole, un'intera colonia di gatti è stata annientata da un branco di cani randagi

I cani randagi a Vitulazio
I cani randagi a Vitulazio
di Antonio Borrelli
Domenica 22 Gennaio 2023, 11:51
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L'ultimo caso arriva da Vitulazio, dove in una mattina di gennaio come tante una donna ha vissuto attimi di terrore. In via Kennedy un cane randagio, di piccola taglia ma dal temperamento aggressivo, si è scagliato contro la malcapitata lacerando persino i suoi leggings con diversi morsi alle gambe. Solo per fortuna e per la sua prontezza di riflessi, la donna è riuscita a dileguarsi e allontanarsi, mettendosi in salvo e costringendo il cane a mollare la presa.

Ma cronache analoghe di aggressioni e tragedie sfiorate sono sempre più frequenti, al punto da poter legittimamente parlare di «emergenza». Ad agosto scorso, ad esempio, a Cellole, un'intera colonia felina è stata annientata da un branco di cani randagi. Undici gatti, alcuni dei quali domestici: questo il bilancio della strage. Sul caso intervenne anche il presidente dell'associazione Big Brother Ambiente Giuseppe Vitale: «Sono anni che denunciamo la presenza di diversi branchi di cani randagi, ogni anno aumentano sempre di più e sono sempre più aggressivi, i pollai e gli animali domestici sono continuamente sotto attacco, nonostante le loro razzie, le persone sono stufe di denunciare e pure di lamentarsi, ormai fanno solo la conta dei danni e sperano che non succeda più». E invece è accaduto di nuovo, come poi nei mesi successivi.

Solo a dicembre a Pietramelara, in località Aprovitola, il cane di una famiglia residente venne attaccata da due pitbull.

In pochi minuti i cani sbranano e smembrano letteralmente l'animale, davanti agli sguardi attoniti di alcuni cittadini, che poi temono il peggio prima di rifugiarsi in casa e di chiamare i soccorsi. Saranno poi i carabinieri forestali e gli agenti della polizia locale, arrivati sul posto dopo l'allarme, a bloccare i pitbull e a svolgere le indagini sull'accaduto. In quel caso, però, non si trattava di randagi, ma di cani sfuggiti al proprietario.

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Con l'aumento esponenziale delle segnalazioni, delle denunce e delle lamentele dei cittadini di tutto l'alto Casertano, i comuni stanno cominciando a studiare meccanismi di contenimento del fenomeno randagismo o quantomeno di una migliore gestione. Proprio a Vitulazio, ad esempio, da alcuni giorni il comune ha realizzato in un terreno una gabbia per i cani randagi. L'obiettivo è quello di rinchiudervi tutti gli animali pericolosi che verranno segnalati sul territorio. L'installazione di un recinto per l'accalappiamento dei randagi è stata realizzata su iniziativa del presidente del Consiglio comunale Marialaura Venoso e del consigliere Salvatore Russo, su indicazione dell'Asl di Caserta.
A Pietramelara, invece, da un anno è stata istituita una task-force del Comune con l'unità veterinaria Asl di Vairano Scalo e le associazioni di volontariato. In poche settimane tanti randagi sono stati recuperati, sterilizzati e microchippati. In quel caso, però, il progetto era appunto quello «cane libero accudito», che prevede la reimmissione del cane nel territorio. L'altra faccia della medaglia è il rischio di «giustizia fai da te», come accaduto recentemente nell'alto Casertano: a Pietramelara circa dieci cani vennero trovati avvelenati, uccisi per mano di qualcuno, a Calvi Risorta e a Sessa Aurunca casi analoghi. Pratiche disumane per le quali la legge già prevede sanzioni severe.
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