Il volto nuovo di Castel Volturno:
«Diventerà la riviera romagnola»

Il volto nuovo di Castel Volturno: «Diventerà la riviera romagnola»
di Mary Liguori
Venerdì 3 Maggio 2019, 12:00 - Ultimo agg. 15:37
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Un viaggio di mille miglia deve iniziare con un singolo passo. Cade a pennello, Lao Tzu, per l'ambizioso progetto del governatore Vincenzo De Luca che ieri ha presenziato all'abbattimento della prima delle sei villette abusive, ormai ruderi cadenti, realizzati sulla spiaggia di Bagnara, suggestivo lido domiziano in territorio Castel Volturno. «Qui deve diventare come in costiera romagnola», ha detto il presidente della Regione. E di bellezza per rilanciare la costa ce n'è da vendere, ma dopo le catapecchie di Bagnara, andrebbero abbattute anche le oltre settecento case abusive che puntellano la Benin City d'Italia, il simbolo del fallito boom turistico, occupate ormai da anni e divenute crocevia di traffici di ogni genere in mano alla mafia nera. La bellezza dunque, c'è, ma bisogna riportala alla luce, scrostando dalla preziosa conchiglia domitiana la polvere che vi si è incrostata in anni di incuria, abbandono, connivenze. Il governatore della Campania ci crede. E infatti ha dichiarato che «sia qui che altrove andranno giù le case da abbattere, e su cui non ci saranno mai sanatorie - ha detto - quelle realizzate su aree demaniali come le spiagge, è il caso di Bagnara, o in zone a rischio idrogeologico, o quelle edificate dai camorristi». Le idee sono chiare e serve un distinguo. «È diverso per le zone interne immuni da rischi ambientali - ha aggiunto De Luca - che riteniamo possano essere acquisite dai Comuni per essere locate a chi ne ha bisogno o essere vendute agli stessi proprietari».
 
Specificare è necessario perché a pochi chilometri da Castel Volturno c'è Casal di Principe dove, mentre la Procura ordina abbattimenti e in rari casi li fa anche eseguire, il Comune propone una legge ad hoc per salvare le 1500 case abusive, perché tirate su in assenza del Piano regolatore, che comporterebbe una concreta emergenza abitativa: seimila persone resterebbero senza un tetto. Ma torniamo al Litorale e ai 22 milioni, di cui 17 regionali, del finanziamento frutto dell'accordo tra il ministero dell'Interno e l'ente campano. L'abbattimento della villetta di Bagnara è insieme simbolo delle volontà della Regione e primo passo per la riqualificazione. Che deve puntare anche sull'immagine. Tanto che il sindaco di Castel Volturno, dopo l'abbattimento, si è detto pronto a una nuova crociata: farà rimuovere anche le immagini di degrado che Google Maps rilancia quando si cerca Castel Volturno. Per il sindaco Dimitri Russo, il risanamento «arginerà anche il drammatico fenomeno della presenza sul territorio di migliaia di migranti irregolari, che vivono ai margini della legalità in case fittate dai proprietari ma, se torna il turismo, non le affitteranno più ai clandestini». E il risanamento toglierà al cinema quei set di degrado abusati per tanti film. I registi però non se ne andranno, parola di Edoardo De Angelis che ha annunciato che racconterà «altre storie di Castel Volturno, ma positive». «Lo Stato se n'è andato tanti anni fa, riportiamolo qui per le orecchie», ha aggiunto il cineasta. E sulle assenze istituzionali ha battuto anche il presidente della Regione che non ha risparmiato stoccate.

«Sull'abusivismo edilizio questo governo è coerente con quelli precedenti: fa finta di essere ambientalista ma non muove un dito. Si grida allo scandalo, poi a Ischia, dopo il terremoto, è stato autorizzato l'abusivismo», ha detto. Sul Litorale Domitio, a ogni modo, si riparte dai 700mila euro che servono per liberare Bagnara dalla violenza perpetrata sin dagli anni 70, fondi frutto dell'impegno dell'allora titolare del Viminale, Marco Minniti, e del governatore De Luca. E stavolta, ci si augura, una ripartenza a ritmo di alta velocità e non di locomotiva a vapore. Il primo annuncio dell'arrivo delle ruspe a Bagnara risale infatti a due anni fa, solo ieri sono stati inferti i primi colpi ai ruderi della vergogna. Ma meglio tardi che mai. Adesso, ha assicurato De Luca, si fa sul serio. «Poniamo fine a qualcosa di sconvolgente, uno scempio durato decenni che ha distrutto una dei litorali più belli e dalle maggiori potenzialità». E ha annunciato un altro intervento, da otto milioni di euro, che «dovrebbe iniziare a breve», e prevede la realizzazione di una scogliera nel tratto di mare antistante Bagnara, il cui litorale è interessato da una feroce erosione.
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