Zinzi capogruppo Lega, crisi a Caserta:
i vertici vacillano, Barbaro dice addio

Zinzi capogruppo Lega, crisi a Caserta: i vertici vacillano, Barbaro dice addio
di Lia Peluso
Venerdì 16 Ottobre 2020, 11:00
5 Minuti di Lettura

Le elezioni regionali stanno segnando in provincia di Caserta la riorganizzazione dei partiti. I cambiamenti si stanno registrando in entrambi gli schieramenti anche se a essere interessato da trasformazioni è soprattutto il centrodestra e in maniera particolare il partito della Lega.

Qualche giorno fa ha ufficializzato l'addio al partito di Matteo Salvini il senatore Claudio Barbaro, il quale, attraverso una nota stampa ha spiegato: «Come ho già espresso al segretario Salvini, è con profondo rammarico che annuncio le mie dimissioni dalla Lega e il conseguente passaggio al gruppo misto del Senato. Questa è stata una decisione molto sofferta: ma, su tematiche nodali per il mondo associazionistico, mi sono trovato in disaccordo, come per lo stravolgimento dell'assetto economico e organizzativo dello sport italiano e del suo ordinamento. Il ringraziamento va per avermi concesso di guidare la lista del partito nel collegio plurinominale di Campania1. Spero per l'Italia che la Lega sappia sempre rispondere alle esigenze degli italiani che hanno bisogno di forze politiche che sappiano tutelare gli interessi nazionali e garantire un benessere equo e diffuso». Il pensiero di Barbaro va anche ai colleghi con i quali «è stato intrapreso finora un viaggio politico e parlamentare di prestigio, rappresentando una forza politica importante. Sia vivendo la responsabilità di Governo sia rappresentando la vigilanza della opposizione, offrendo il nostro contributo migliore di proposta e di valori». Un addio quello di Barbaro e dell'area sovranista in provincia di Caserta che era nell'aria da diverso tempo e sarebbero in corso dei contatti con il partito di Giorgia Meloni. 

LEGGI ANCHE Consiglio regionale, è Zinzi il capogruppo della Lega

Anche all'interno di Fratelli d'Italia sarebbe in corso una riflessione di un gruppo dirigente del quale farebbe parte anche il già coordinatore regionale Gimmi Cangiano e primo dei non eletti al consiglio regionale, il quale sarebbe in contatto con i vertici della Lega. Una indiscrezione smentita da Cangiano che però tra un sorriso e l'altro ha riferito: «Se qualcuno è a conoscenza di interessamenti della Lega nei miei confronti può anche riferire che sono qui però, al momento, non ho alcuna intenzione di muovermi». L'attesa di Cangiano forse è anche diretta a vedere che cosa succederà nelle prossime settimane all'interno della Lega perché è in atto un restyling che potrebbe interessare anche la guida del partito dell'ex ministro oggi affidata a Salvatore Mastroianni. Le regionali in provincia di Caserta hanno decretato il passaggio del consigliere regionale Gianpiero Zinzi all'interno della Lega e la conferma bis a palazzo Santa Lucia ha portato la Lega a essere il primo partito del centrodestra.

Zinzi è il capogruppo del Carroccio in Regione e a lui toccherà indicare il candidato sindaco di Caserta per il centrodestra e probabilmente a lui sarà affidata la guida del partito. In ballo c'è anche la guida della città capoluogo interessata dal rinnovo del consiglio comunale per la prossima primavera e nella girandola di indiscrezioni sarebbe spuntato anche il nome di Cangiano come aspirante sindaco di Caserta, proprio in quota Lega. Quest'ultima considerazione, al momento, sembra essere solo «fantapolitica» perché ci sono tanti tasselli da mettere a posto e soprattutto Cangiano è un fedelissimo di Giorgia Meloni e poi in ballo ci sarebbero anche le elezioni politiche. Nell'area di centrodestra si stanno organizzando liste civiche, oltre a quelle del già sindaco Pio Del Gaudio, intenzionato a candidarsi di nuovo. 

Lo scenario non è diverso guardando al centrosinistra dove il sindaco uscente, Carlo Marino, ha già annunciato una sua candidatura ma il Pd sembrerebbe diviso tra chi confermerebbe l'appoggio a Marino, come il gruppo del segretario cittadino Enrico Tresca, e chi invece starebbe lavorando a un'alternativa, cioé l'area del Pd del consigliere comunale Antonio Ciontoli e del già assessore comunale Ubaldo Greco. Si è invece già schierato a sostegno di Marino il Partito socialista e il consigliere comunale Gianluca Iannucci ha spiegato: «L'amministrazione Marino, nonostante le difficoltà collegate al secondo dissesto che grava sulla città, ha espresso la capacità di attrarre investimenti di spessore e di programmarne per tempo l'attuazione, che merita di essere efficacemente proseguita. Eppure non manca una riflessione - ha aggiunto Iannucci - sulle difficoltà e incertezze che la coalizione che regge l'amministrazione ha dimostrato in molte circostanze nel trasformare la coesistenza di partiti, movimenti e sigle diverse in una più convinta cooperazione. È a queste indispensabili necessità che il Psi guarda, lavorando con impegno affinché un centrosinistra finalmente maturo, trainato dal Pd, di cui è segretario Enrico Tresca, con il quale è da sempre buona la nostra intesa, si ripresenti nelle prossime comunali ai casertani per continuare a costruire il futuro della città con la guida di Carlo Marino, che sosterremo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA