Coronavirus, negativi i casi sospetti a Civitavecchia

Coronavirus, negativi i casi sospetti a Civitavecchia
Domenica 8 Marzo 2020, 10:00
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Civitavecchia continua a restare immune dal Coronavirus. Anche i due pazienti ricoverati nei giorni scorsi al San Paolo con sintomi sospetti, sono infatti risultati negativi al tampone effettuato all'ospedale.
Una doppia preoccupazione in quanto i due presentavano i disturbi classici del Coronavirus, cioè febbre, tosse e qualche difficoltà respiratori. Al primo, giunto da un centro vicino Civitavecchia, era già stato effettuato un primo tampone giovedì, che aveva dato un risultato indeterminato. Venerdì è stato effettuato il secondo e per fortuna l'esito ha tranquillizzato tutti, il paziente in primis, visto che è stato negativo. Più o meno simile il percorso dell'altro ricoverato, in questo caso civitavecchiese, che presentava sintomi sospetti ma aveva comunque riferito di non essere stato di recente nelle zone rosse del Nord Italia, né di aver frequentato persone a rischio. E anche in questo caso i due tamponi alla fine sono risultati negativi, facendo così cessare l'allarme.
Dunque, ancora nessun caso di Coronavirus a Civitavecchia, anche se l'ospedale San Paolo è pronto a far fronte a qualunque esigenza. Domani, come anticipato nei giorni scorsi, entra in funzione il tendone pre-triage installato nel cortile davanti alla sala d'attesa del Pronto soccorso proprio per il trattamento di pazienti sospetti. Nel tendone potranno entrare, adeguatamente equipaggiati, soltanto il dirigente del reparto beniamino Susi e l'infermiere capo. I vertici della Asl Roma 4 e in particolare il direttore generale Giuseppe Quintavalle, raccomandano comunque, in caso di sintomi sospetti, di chiamare il numero 1500 o i numeri verdi reperibili sul sito della Asl, prima di presentarsi in Pronto soccorso. «La tenda - spiega i manager - serve soprattutto per evitare che persone contagiate dal virus possano entrare in contatto con medici e paramedici non adeguatamente protetti o con altri pazienti in attesa di essere visitati al Pronto soccorso». Questi ultimi, comunque, se sostano in sala d'attesa vengono dotati di mascherine, altrimenti attendono il loro turno all'esterno. Insomma, precauzioni massime allo scopo di scongiurare i contagi.
 
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