Covid, la quarta dose è un «flop clamoroso». Gimbe: «Solo il 2,8% di anziani ha fatto il richiamo»

In occasione del monitoraggio settimanale effettuato dalla fondazione Gimbe, il presidente Nino Cartabellotta fa il punto sul secondo booster anti Covid

Covid, la quarta dose è un flop. Gimbe: «Solo il 2,8% di anziani e fragili ha fatto il richiamo»
Covid, la quarta dose è un flop. Gimbe: «Solo il 2,8% di anziani e fragili ha fatto il richiamo»
Giovedì 28 Aprile 2022, 12:06
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«Un flop clamoroso». Così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha definito la campagna vaccinale per la quarta dose, riservata agli over 80 e alle persone fragili. A dimostrarlo sono le percentuali di inoculazioni effettuate finora. Il secondo booster anti Covid è stato somministrato solo al 13% degli immunodepressi e al 2,8% di anziani sopra gli 80 anni di età. 

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La Fondazione Gimbe sottolinea anche come, dopo il netto calo della scorsa, settimana, i contagi siano tornati a salire registrando un incremento del 22,7% in sette giorni. Tornano nuovamente, quindi, a salire i contagi e le vittime.

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 20-26 aprile, rispetto alla precedente, un aumento a due cifre dei nuovi casi (+22,,7%) e dei decessi (+20,1%). Stabili, invece, i ricoveri ordinari, mentre sono in lieve diminuzione i malati più gravi in terapia intensiva.

«La già molto elevata circolazione del virus è in aumento - ammette il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta -. La media dei nuovi casi giornalieri è risalita a quasi 62 mila e il numero di positivi, ampiamente sottostimato, supera quota 1,23 milioni. Con questi numeri e con il primo maggio alle porte, se è ragionevole mandare in soffitta il green pass che ha ormai esaurito definitivamente il ruolo di 'spinta gentile' alla vaccinazione, sarebbe una follia abolire l'obbligo di mascherina nei locali al chiuso, in particolare se affollati o scarsamente areati, e sui mezzi pubblici».

I DATI

 

Il monitoraggio settimanale evidenzia, rispetto alla settimana precedente, un aumento dei nuovi casi (433.321 contro 353.193) e dei decessi (1.034 contro 861) con una media di 148 vittime al giorno. In crescita del +2,2% anche gli attualmente positivi (1.234.976 contro 1.208.279), le persone in isolamento domiciliare (1.224.239 contro 1.197.643). Stabili (+1,1%) i ricoveri con sintomi (10.328 contro 10.214), mentre si confermano in leggero calo (-3,1%) le terapie intensive (409 contro 422. In tutte le Regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (dal +2,9% del Piemonte al +44,8% della Basilicata).

Cresce il numero dei tamponi totali (+11,7%) saliti a quota 2.563.195. Il tasso di positività, in media, rimane sostanzialmente stabile per i tamponi molecolari (dal 13,2% al 12,8%), mentre per gli antigenici rapidi aumenta dal 16,4% al 18,2%.

GLI OSPEDALI

 

«Il numero dei posti letto occupati da pazienti Covid cala ancora in terapia intensiva (-3,1%), mentre la discesa si arresta in area medica (+1,1%)» spiegano da Gimbe. In dettaglio, al 26 aprile si registrano 409 posti letto occupati in terapia intensiva e 10.328 in area medica. Il tasso nazionale di occupazione di pazienti Covid non varia: 16% in area medica e 4,4% in area critica. Sono 14 le Regioni che superano la soglia del 15% in area medica, con l’Umbria che raggiunge il 34,1%, mentre tutte le Regioni sono
sotto la soglia critica del 10% in terapia intensiva. Stabile il numero degli ingressi in terapia intensiva, con una media mobile a 37 ingressi al giorno rispetto ai 39 della settimana precedente.

VACCINI

 

Al 27 aprile, l’88,1% della platea (50.757.410 persone) ha ricevuto almeno una dose(+7.544 rispetto alla settimana precedente) e l’86,5% (49.847.195 persone) ha completato il ciclo vaccinale (+18.732 rispetto alla settimana precedente). Nella settimana in esame si registra un lieve incremento dei nuovi vaccinati: 6.377 rispetto ai 6.142 della settimana precedente (+3,8%). Di questi il 29% è rappresentato dalla fascia 5-11: 1.850, con un incremento del 25% rispetto alla settimana precedente. Stabile il numero di nuovi vaccinati over 50 più a rischio di malattia grave: 1.963 (+0,4% rispetto alla settimana precedente)

PERSONE VACCINABILI

 

Al 27 aprile sono 6,89 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui:


- 4,14 milioni attualmente vaccinabili, pari al 7,2% della platea con nette differenze regionali: dal 4% della Provincia Autonoma di Trento al 10,5% della Calabria;

 

- 2,75 milioni guarite da Covid-19 da meno di sei mesi, pari al 4,8% della platea con nette differenze regionali: dal 2,6% del Molise al 10,6% della Provincia Autonoma di Bolzano.

PUNTI DEBOLI DELLA CAMPAGNA VACCINALE

 

Secondo la Fondazione Gimbe, sono tre i punti deboli della campagna vaccinale:

 

- Nella fascia 5-11 anni il tasso di copertura nazionale è del 37,8%. Finora hanno ricevuto almeno una dose di vaccino 1.382.985 di bambini (di cui 1.253.014 hanno completato il ciclo vaccinale). Nette le differenze regionali: dal 20,5% di Bolzano al 53,7% della Puglia.

 

- Terze dosi: sono 7,41 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto il booster. Di questi però, 5,58 milioni hanno contratto il Covid da meno di 120 giorni e quindi attualmente le persone vaccinabili con la terza dose sono 1,83 milioni. . Il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell’84,1% con nette differenze regionali: dal 79,1% della Sicilia all’88,4% della Valle D’Aosta.

 

- Quarta dose: al 27 aprile sono state somministrate 104.049 quarte dosi nelle
persone immunocompromesse (con un tasso di copertura nazionale al 13,1%) e ulteriori 122.041 quarte dosi negli over 80, fragili (60-79 anni) e ospiti delle Rsa con un tasso di copertura al 2,8% (riferito alla platea ufficiale per un totale di 4.422.597 persone).

 

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