«Alfabeto paesano», Castaldi narra i personaggi più popolari di Forio

Sessanta racconti brevi svelano i segreti intimi dell’identità locale

Un particolare della copertina
Un particolare della copertina
di Ciro Cenatiempo
Martedì 14 Marzo 2023, 17:47
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Si presenta domani alle ore 17.00, presso la Biblioteca comunale Antoniana di Ischia, il libro «Alfabeto paesano» di Luciano Castaldi, brillante autore di Forio che, in 150 pagine fittissime, svela la quintessenza identitaria di 60 personaggi noti e meno noti che hanno vissuto nella cittadina più a ovest del territorio dell’isola verde, lasciando tracce indelebili nell’ultimo mezzo secolo e oltre. Dialogheranno con l’autore Lucia Annicelli e Maria D’Ascia, con le letture curate da Mino Calise.

In «Alfabeto paesano» tra vicoli e preti, bottegai e artigiani, personalità curiose e border line, uomini e donne illustri, il porto e i quartieri antichi, ritratti, storie e microstorie, fatti di cronaca ed eventi, volti e voci un po’ sospese, con un corredo di immagini in bianco e nero, spiccano le folgoranti intuizioni descrittive di Castaldi, scandite da un ritmo avvincente: si dipanano tra ricordi infantili, adolescenziali e più recenti. L’uso di un linguaggio consapevolmente autoriale e moderno, con picchi musicali, acquista un ulteriore valore grazie all’utilizzo sapiente di una inconfondibile colonna sonora: il dialetto foriano.

E ciò contribuisce a svelare i segreti intimi e nascosti dell’identità locale tra ieri e oggi.

Ci sono pennellate che alternano un felice e spontaneo bozzettismo al più profondo desiderio narrativo che si fa racconto, reso intensissimo da una miriade di dettagli emotivi. I protagonisti sono tutti personaggi reali «latori – scrive Pasquale Balestriere nella prefazione del volume - di messaggi di autenticità, di grazia e d’amore. Perché questo poi importa all’autore, veicolare cioè nei tempi attuali e addirittura potenziare, se possibile, quelle qualità positive dell’animo umano che, proprio per essere rinvenibili nel passato, possono e devono dimostrare la loro vitale perennità».

La carrellata di Castaldi, come ricorda Andrea Esposito nella postfazione, supera in ogni caso i confini del localismo, non solo per le caratteristiche di Forio, affermata località turistica, ma perché i «personaggi “dipinti” hanno una intrinseca universalità».

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