Brakka agli Stati generali della Letteratura del Sud: «Così ho unito rap e storia romana»

Brakka agli Stati generali della Letteratura del Sud: «Così ho unito rap e storia romana»
Venerdì 22 Novembre 2019, 18:21
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Di sicuro è il più singolare degli ospiti degli Stati generali della Letteratura del Sud promossi, per il quarto anno di seguito, dal festival Salerno Letteratura tra Potenza, Salerno e Cava de' Tirreni (domani la giornata conclusiva, che tra gli altri vedrà protagonisti Giuseppe Lupo, Sara Colaone, Luca de Santis e Giancarlo Alfani).  Per parlare di “Ricostruzione”, la tematica scelta in occasione del quarantennale del terremoto del 1980, Brakka ha scelto di proporre agli studenti dei licei un mix dei suoi lavori rap ispirati a Cicerone, Seneca, Caio Mario, Caligola. 
 

«Come molti adolescenti, fin da giovanissimo portavo nella musica che componevo gli episodi della mia vita privata. Era il mio modo di esprimermi. Poi ho iniziato a usare rime, versi e verbi per ricordare alcuni concetti mentre studiavo Storia all'Università. Anziché fare schemi, come gli altri compagni di corso, preferivo ritmarmeli. Da qui è nata un'intuizione: il rap è un genere molto autocelebrativo - spiega - Così un giorno mi sono detto: perché non far celebrare chi ne è veramente degno attraverso delle note che potessero raggiungere tutti? Il primo è stato Caio Maio che raccontava, attraverso la mia voce, le sue imprese. L'ho pubblicato on line ed è piaciuto talmente tanto che ho deciso di continuare. Fino a pubblicare due album, Mos Maiorum del 2018 e Imperium del 2019».
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