Da Fernando Aramburu a Ken Follett, a Milano si apre BookCity

Ken Follett
Ken Follett
Martedì 12 Novembre 2019, 17:53 - Ultimo agg. 18:52
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Perdersi e ritrovarsi nei libri e nelle parole condivise, nel contesto di partecipazione di una città intera, aperta e inclusiva in ogni suo quartiere, dagli spazi pubblici alle case private, dalle librerie ai musei, perfino nei tram e nelle palestre: torna a Milano dal 13 al 17 novembre BookCity, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura, giunta all'ottava edizione. Anche quest'anno BookCity sarà un momento di grande festa - per gli autori e gli editori, ma soprattutto per i lettori - e insieme un'occasione per riflettere sul valore della condivisione, del confronto tra idee diverse e della conoscenza attraverso un menu vario e accattivante, dai numeri esorbitanti: in 5 giorni sono in programma quasi 1600 eventi gratuiti (tra incontri, reading, laboratori e mostre) che coinvolgeranno oltre 3000 autori in circa 300 luoghi diversi, 1400 classi di scuole e 400 volontari.

Promossa dall'assessorato alla cultura del comune di Milano e dall'Associazione Bookcity Milano, la manifestazione ha la particolarità di essere diffusa a macchia d'olio nei luoghi simbolo della città ma anche in quelli minori e perfino privati: gli eventi si svolgeranno «al Castello Sforzesco, nei teatri e nei musei milanesi, in tutte le università, in vari enti culturali, nelle librerie, nelle scuole e nelle abitazioni: ogni anno riceviamo e
sollecitiamo proposte dagli editori, ma sono tantissimi i soggetti che ci chiedono di partecipare spontaneamente», spiega oggi Piergaetano Marchetti, presidente Associazione BookCity Milano alla presentazione a Roma della manifestazione, « BookCity non è una fiera con gli stand ma è un modo per sviluppare la capacità di parlare con le persone di vari temi, anche piccoli, con un approccio aperto e inclusivo».

E di inclusione si parlerà per tutta la durata di questo grande appuntamento: non solo con un approccio che guarda al territorio (nessun quartiere viene considerato periferico, perché tutta la città è «attivata»), ma allargando lo sguardo al mondo. Quest'anno per la prima volta è presente un focus tematico, dedicato alle Afriche, perché tante sono le realtà ancora poco conosciute di un continente spesso osservato con la lente del
pregiudizio o dell'assistenzialismo: a parlarne saranno il premio Nobel Wole Soyinka, la scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie e Leonora Miano, accanto a tanti protagonisti di oltre 130 eventi.

Si conferma dunque la vocazione internazionale di BookCity, nel corso della quale (proprio nella serata inaugurale del 13 novembre dal titolo "Convivenze", con Paolo Giordano e Michela Marzano) il sindaco di Milano Sala consegnerà al romanziere basco Fernando Aramburu il Sigillo della Città, e che vedrà la partecipazione di numerosi autori stranieri, tra cui il premio nobel Svjatlana Aleksievic, gli scrittori Cees Nooteboom, Gilles Kepel, Amin Maalouf, ma anche (nell'ambito del progetto "The Friendship Tour") di 4 star della letteratura britannica, Ken Follett, Lee Child, Jojo Moyes e Kate Moss, in città per raccontare il loro rapporto con la cultura europea nell'era della Brexit. Inoltre, nel progetto Barcellona-Milano, le due città Unesco Creative Cities for Literature lavorano in sinergia per portare alla manifestazione milanese la scena letteraria ed editoriale catalana. La serata conclusiva si svolgerà invece al Teatro dell'Arte, con il concerto «Goethe/Schubert/Beethoven. Parole e Musica» della Filarmonica di Milano.

« BookCity è una piattaforma che accoglie sollecitazioni e contenuti dal basso», afferma Filippo Del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano, «massime la diffusione e la partecipazione: non ci sarà un solo quartiere non attivato, da Quarto Oggiaro a Giambellino, anche per abbattere ogni pregiudizio verso le periferie. Ma non sarà tanto un modo per promuovere i libri e gli autori, quanto la bellezza della condivisione dell'esperienza della lettura».
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