Da Nicolosi De Luca a G. L. Barone, quattro thriller storici per Pasqua

Da Nicolosi De Luca a G. L. Barone, quattro thriller storici per Pasqua
Venerdì 12 Aprile 2019, 21:53
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Quattro titoli freschi di stampa per Pasqua all'insegna del mistero e dell'intrigo per la Newton Compton, casa editrice che fa dei thriller storici i suoi pezzi forti. 

«Il codice dei cavalieri di Cristo» è la seconda prova dell'autore siciliano Carmelo Nicolosi De Luca, giornalista navigato con la passione per la scrittura. Siamo a Palermo. Julien Brunner, docente di Geoscienze all’università di Losanna, mentre fa ricerche sul monte Pellegrino, s’imbatte in un cadavere sul cui petto sono stati incisi degli strani segni. Il passaporto di Brunner è in regola, ma a quanto pare Julien Brunner è morto la notte prima a Losanna. E il Brunner di Palermo sparisce nel nulla. Il giorno seguente, in una delle spiagge di Cefalù, vengono trovati i corpi di un uomo e una donna, vestiti con lunghe tuniche viola. Sul petto hanno segni simili a quelli della precedente vittima. Un rompicapo per il vicequestore Giovanni Barraco, capo della Squadra Mobile di Palermo, che ben presto si rende conto di essere alle prese con un intreccio che stritola chiunque tenti di capire. Gli omicidi sembrano infatti avere a che fare con dei numeri dettati da un sacerdote egiziano all’esoterista inglese Aleister Crowley, il fondatore dell’abbazia di Thélema, a Cefalù. Mentre Barraco brancola nel buio, alcuni indizi lo spingono a raggiungere Lisbona, dove Crowley ha vissuto. E dove si imbatte nei discendenti dei Cavalieri di Cristo, l’Ordine creato da re Dionigi i dopo la soppressione dell’Ordine dei Templari.

«Il monastero del male» è invece il titolo di Silvio Foini, giornalista insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica. Siamo nell'anno 999. Il monaco Galdinius, insieme con altri due confratelli, decide di trasformare la torre di Torba, nei pressi di Varese, in un monastero. Con l’aiuto dei contadini locali e in particolare del longobardo Wilfredo, capo del villaggio vicino, il monastero diventa il fulcro attorno a cui rifioriscono il territorio circostante e la comunità. Per ottenere un supporto nelle numerose attività intraprese, Galdinius chiede e ottiene dalla madre badessa del vicino convento di Caira che otto delle sue monache si trasferiscano a Torba. Tra loro c’è Brenda, esperta di rimedi naturali, medicamenti e misteriosi preparati. La monaca nasconde un oscuro segreto: è infatti una pedina in un piano fatale per il nuovo monastero… Alla vigilia dell’anno Mille, in un periodo storico fosco e violento, all’interno di un monastero misterioso prende vita un cupo intrigo di inganni e delitti.

«I custodi della pergamena del diavolo» è invece il romanzo di Francesca Ramacciotti, che Carlo Martigli definisce  "lasignora italiana del thriller storico". Qui siamo a Pisa nel 1174. Mentre l’architetto Deotisalvi inizia a costruire la Torre di Pisa, viene rubato l’oro che anticamente rivestiva l’antico arco di trionfo della città: la porta Aurea. Inoltre la città è funestata da una serie di strani omicidi, su cui è chiamato a indagare il giovane perito legale Lanfranco, pupillo di Deotisalvi. Tornando ai giorni nostri, Yasser Martani, autore di saggi storici, è convinto, grazie a una serie di ricerche, che il ladro che sottrasse l’oro fosse un notabile di Pisa e che quell’immensa fortuna sia ancora nascosta in città. Insieme a Emma, la sua giovane assistente, Martani si lancia così in una caccia al tesoro a ritroso nel tempo, scavando proprio nel periodo in cui Lanfranco era alle prese con il misterioso assassino. Ma qualcosa lega i delitti e gli intrighi del passato al presente. Qualcosa di enigmatico che potrebbe essere nascosto tra le pagine di un antico diario, ora nelle mani di Emma. E ben presto, quella che sembrava un’innocua indagine storica, si trasforma in un’avventura molto pericolosa.

«L'alchimista di Venezia» segna infine il ritorno di G. L. Barone. L'ambientazione è a Venezia nel 1761. Un ricco membro del Maggior Consiglio muore cadendo nel Canal Grande dalla finestra del suo palazzo. Tutto sembra far pensare a un omicidio passionale e il possibile colpevole è subito identificato dalle temute magistrature veneziane: Eliardo de Broglie, uno spiantato truffatore che, millantando di saper trasformare il piombo in oro, aveva circuito la moglie del defunto. Il giovane, fiutando il pericolo, riesce a fuggire grazie alla protezione di un’enigmatica nobildonna francese, Annika Stéphanie Brûlart, contessa d’Aumale. Ma l’aiuto ricevuto ha un caro prezzo: la donna affida a Eliardo la missione di recuperare un misterioso manufatto alchemico che le è stato sottratto. Solo dopo aver accettato, l’alchimista si rende conto che l’incarico è estremamente pericoloso. Tallonato dagli inquisitori e da un gruppo di mercanti ottomani, comincerà una caccia al tesoro che lo porterà a scoprire un’inaspettata verità. Un segreto antico, che dalla Magna Grecia è arrivato fino alle stanze del doge.
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