Felicia Kingsley a Pomigliano d'Arco: «Con me il romanzo rosa è ridiventato bestseller»

Il suo ultimo romanzo inizia così: «Tutti vogliono scrivere bestseller, ma se fosse facile ci riuscirebbe chiunque». Felicia Kingsley, 35 anni, da Carpi, che in realtà si chiama Serena Artioli, assicura che non è un riferimento personale: «Parlo degli scrittori che giocano in altri campionati, quelli che ogni casa editrice desidera». Eppure la Newton & Compton, che pubblica i suoi romanzi rosa, come Ti aspetto a Central Park che viene presentato oggi alle 18 alla Feltrinelli di Pomigliano d'Arco in occasione dei 10 anni dell'apertura della libreria, non deve essere troppo scontenta di lei: il primo, Matrimonio di convenienza, ha superato da poco le 77.000 copie, dopo che la scrittrice lo aveva autopubblicato nel 2017. E oltre il più recente, in libreria da un mese, 4 dei suoi titoli sono attualmente ai primi posti della classifica dei tascabili, il formato in cui l'editore ha deciso di rimandare in stampa alcuni vecchi successi. Vecchi per modo di dire, essendo usciti negli ultimi 4 anni, «ma il mondo dell'editoria ormai è così: un libro con un anno e mezzo di vita già sembra superato. Perciò mi fa piacere questa scelta, vuol dire che i miei attirano ancora interesse». Scrivendo d'amore, insomma, si possono fare ancora numeri pazzeschi: i suoi libri hanno venduto oltre 750.000 copie in Italia, su TikTok ha 20 milioni di visualizzazioni, quasi 50.000 follower su Instagram.

Laureata in Architettura, professione che continua nonostante il successo nella narrativa, ha visto la sua vita cambiare in tre anni: macina vendite in un contesto editoriale che, denuncia, soffre di tempi da alta tecnologia: «Dicono che dobbiamo stare dietro ai trend, non si ha neanche il tempo per formarsi un'opinione per un romanzo che il momento buono per l'uscita è già trascorso», riflette.

Eppure lei in un'attualità fatta di social e ritmi frenetici ci sta alla grande: è la scrittrice più visualizzata su Tik Tok e la più consigliata dalle specialiste del ramo sul network, le cosiddette booktoker: «Sono entrata su Tik Tok solo un anno fa ed ero un po' restia, ma curiosa di capire che contesto fosse. Ora per me è un canale di lavoro: non faccio balletti e non parlo troppo di me, un autore troppo autoreferenziale stufa; per lo più spiego i miei gusti letterari e dò notizie sul settore dell'editoria». I libri che un'autrice come lei legge e consiglia? «A chi vuole scrivere dico Ken Follett, è un'ottima scuola; a chi ama il genere romance consiglio la celebre Sophie Kinsella e la spagnola Elizabet Benavent».

Il romance, il genere rosa appunto, è uno dei temi di Ti aspetto a Central Park: è la storia di Knight, editor di una casa editrice statunitense specializzato in bestseller, e dello scontro con la collega Victoria, rampante paladina dei libri stile Harmony. Almeno in questo il riferimento è autobiografico? «Ho riportato nella storia diversi dibattiti sulla dignità del romance che ho raccolto personalmente. Ma l'aver scritto di case editrici nasce da un'altra ispirazione: sul mio blog molti lettori vogliono conoscere le dinamiche dell'editoria, ormai conosco il contesto e poteva farmi da sfondo; insieme era un modo per illustrare il settore». 

È la prima volta che presenta un libro a Napoli: «Per chi abita nel Mezzogiorno è difficile frequentare i Saloni editoriali, quasi tutti al Nord; così ho deciso di andare io dal mio pubblico del Sud. Alle ultime presentazioni c'erano firmacopie lunghissimi, la presenza dell'autore è importante per chi legge».

I suoi lettori diventano sempre più giovani, recitano le statistiche: «A loro consiglio, dato che la vita può essere sorprendente come dimostra il mio caso, di tenere sempre qualche porta aperta».