Roberto Nicolucci editore ripropone «Francesco Solimena», la monografia introvabile di Bologna

Roberto Nicolucci editore ripropone «Francesco Solimena», la monografia introvabile di Bologna
Mercoledì 2 Novembre 2022, 14:52
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Dopo sessantacinque anni dalla sua prima pubblicazione, torna “Francesco Solimena” di Ferdinando Bologna, pubblicato per la prima volta a Napoli nell’estate del 1958. Un libro cruciale per il mondo dell'arte e all'apparenza introvabile.

«Si tratta del più importante libro di storia dell'arte, anzi di storia della cultura, pubblicato a Napoli. Volevamo una riedizione agile, di prezzo contenuto, che gli studenti riprendessero a passarsi di mano come un testimone. Rispetto al 1958 o ancora a vent’anni fa, è facilissimo andarsi a ripescare, per proprio conto, le opere citate o riprodotte. Quanto alla veste con cui si presenta il volume, converrà che il nostro Paolo Baldassarre, responsabile della Roberto Nicolucci Editore, faccia rinverdire i fasti della scuola tipografica napoletana» afferma il curatore ed editore Roberto Nicolucci storico e critico d'arte.

Un libro che catapulta il lettore nel '600 napoletano, tra l’eredità caravaggesca, lo spagnolo Ribera e gli anni del decollo di un genio del Barocco come Luca Giordano.

Nei primi capitoli « sono un campione di storia dell’arte come analisi delle forme». Una monografia tra il '600 e il '700 borbonico da riscoprire nella sua nuova edizione. 

«Solimena è l’Antonomasia del pittore decorativo. Forse il maggiore che abbiamo avuto subito dopo Tiepolo, che era veneziano. Il lavoro più importante fatto dal maestro sotto le ali dell’aquila imperiale austriaca, l’affresco della controfacciata del Gesù Nuovo, è un prontuario di gesti, panneggi e pose. Ma se offre le spalle all’altare, ha l’impressione di vedere un immenso sipario. Con Solimena la pittura diventa Teatro e, d’altronde, il “San Carlo” sarebbe nato di lì a poco».

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