Giornata della Memoria, perché si celebra il 27 gennaio?

Giornata della Memoria, perché si celebra il 27 gennaio?
Giornata della Memoria, perché si celebra il 27 gennaio?
di Valentina Venturi
Giovedì 27 Gennaio 2022, 10:50 - Ultimo agg. 11:02
3 Minuti di Lettura

Per non dimenticare. Mai. Partendo da questo imprescindibile assunto è stata stabilito che il Giorno della Memoria sia il 27 gennaio di ogni anno. La ragione è semplice e drammatica insieme: esattamente in quel giorno ma del 1945, quando la Seconda guerra mondiale volgeva al termine, le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

È stato così stabilito il giorno 27 gennaio dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria.

La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l'Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto. 

Il termine “Olocausto” (o “Shoah”) – composto da due termini greci – descrive persecuzioni e stermini sistematici ai danni degli Ebrei europei perpetrati dalla Germania nazista e dagli stati collaboratori tra il 1933 e il 1945. L’apice della persecuzione e dello sterminio si verificò durante la Seconda guerra mondiale. Alcune organizzazioni, perfino alcune autorevoli istituzioni, usano il termine “Olocausto” in un senso molto ampio, includendo tutte le vittime delle persecuzioni naziste.

Per non dimenticare bisogna tenere viva la memoria e uno dei modi è l'insegnamento. Dall’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), che riunisce governi ed esperti per rafforzare, progredire e promuovere l’educazione, la ricerca e il ricordo dell’Olocausto e per rispettare gli impegni della Dichiarazione di Stoccolma del 2000, è stato pubblicato un volume di indicazioni precise per comunicare con le giovani generazioni quello che è accaduto, per assicurare che la memoria dell’Olocausto non venga mai dimenticata. A Bruxelles poi l'Eurocamera ricorderà le vittime dell'Olocausto con una cerimonia solenne e Margot Friedländer, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, parlerà agli eurodeputati riuniti in una plenaria straordinaria per l'occasione. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA