Gli antichi ospedali d'Italia nel libro di Rispoli

Gli antichi ospedali d'Italia nel libro di Rispoli
Giovedì 6 Giugno 2019, 11:14
3 Minuti di Lettura
Un viaggio tra i luoghi di cura del Bel Paese noti al pubblico non solo per medicherie e sale operatorie, ma anche per biblioteche e archivi annessi che ne contengono la 'memoria storicà di atti e collezioni scientifiche. Veri e propri monumenti con percorsi d'arte divisi tra orti medici, spezierie e pinacoteche che raccontano anche al visitatore più distratto la storia della sanità italiana. È quanto contiene il libro 'Scienza, Carità, Arte negli Antichi Ospedali d'Italià scritto dal direttore del Museo delle Arti Sanitarie di Napoli Gennaro Rispoli che sarà presentato lunedì 10 giugno alle ore 18.00 nell'ex ospedale San Rocco di Matera nell'ambito delle iniziative per Matera Capitale europea della cultura 2019. Il libro di 460 pagine (8 tavole illustrate) è un'opera omnia dell'Ospedale che qui è sempre scritto con la 'Ò maiuscola «in omaggio alla sua storia». Si parte dall'antica Grecia di Ippocrate e dalle tradizioni chirurgiche documentate nella Pompei distrutta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. passando per la nascita delle prime biblioteche d'ospedale nel Seicento, tra lazzaretti e lebbrosari, ospedali psichiatrici e militari fino ad arrivare ai luoghi di cura dei nostri giorni.

«Lo scopo del libro è declinare l'Ospedale in tutte le sue sfaccettature: religiose, antropologiche, scientifiche, artistiche, letterarie, politiche; un progetto ambizioso con una ricerca di cui non è possibile mettere a fuoco il limite» scrive il direttore del Museo delle Arti Sanitarie di Napoli, Gennaro Rispoli «Un assaggio per stimolare la ricerca: questo libro pieno di nomi ed elenchi di Ospedali ha lo scopo di far venire voglia di andare alla scoperta di quelle mura, archi di cui si racconta e si è persa la memoria e a volte anche la sede originaria, per leggere l'etica antica della cura».
Uno degli obiettivi del libro è cosa fare di un vecchio ospedale. Solo in pochi esempi si è riusciti a far convivere l'antica funzione ospedaliera accanto a percorsi d'arte. E, in questo, l'Ospedale degli Incurabili di Napoli è un esempio di simbiosi - si evidenzia nel libro - tra antiche corsie ospedaliere attive da cinquecento anni e un museo delle Arti Sanitarie e storia della Medicina che ha recuperato nella rete artistica due antichi chiostri con orto medico ed una elegante spezieria settecentesca. Ma il ricco volume contiene anche la proposta di realizzare una mappa dell'immenso patrimonio ospedaliero di arte e di scienza che attraversa il Paese con un percorso che segue le vie antiche, i fiumi, i percorsi dei pellegrini e i luoghi delle malattie, costellato di antichi ospedali. Un capitolo è dedicato a foto di ospedali d'Italia 'primà e 'dopò ovvero ospedali che nel corso del tempo hanno subito ristrutturazioni o cambi di destinazione d'uso, una vera e propria cronaca del cambiamento. L'ospedale al tempo stesso ricovero per ogni ammalato, porto sicuro o anche fonte di rischio di errori per un medico. Di sicuro il luogo per la sperimentazione di nuove terapie. L'opera viene presentata dal presidente nazionale dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, Pierluigi Marini, che l'ha sostenuta perché voce della gloriosa tradizione medica italiana. Alla presentazione del libro è previsto l'intervento dell'ing. Ciro Verdoliva commissario straordinario dell'Asl Napoli 1 Centro che ha attivato prontamente le procedure per ricostruire l'Ospedale degli Incurabili, in dissesto per un crollo, con i fondi disposti dalla Regione Campania. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA