Gli Autogol e il loro nuovo libro:
«De Laurentiis il nostro pezzo forte»

Gli Autogol e il loro nuovo libro: «De Laurentiis il nostro pezzo forte»
di Bruno Majorano
Lunedì 28 Dicembre 2020, 15:03
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«Il calcio (non) è una cosa seria», nessun titolo sarebbe stato più azzeccato per il nuovo libro de Gli Autogol edito da Piemme (190 pagine, euro 16). Il trio comico pavese formato da Michele Negroni, Alessandro Iraci e Alessandro “Rollo” Trolli, festeggia così i primi 10 anni di carriera e unione. Una storia di amicizia, di confronto e determinazione, una passione chiamata calcio e il sogno poterla trasformare in un lavoro. Il calcio (non) è una cosa seria, è il racconto dell’avventura di Michele, Alessandro e Rollo, dai banchi di scuola, passando per il teatro dell’oratorio, la prima esperienza in una piccola radio locale, fino ad arrivare a essere il trio comico calcistico più seguito in Italia, con una platea digitale da milioni di persone su tutte le piattaforme, e una trasmissione tutta loro su Radio 105.

Tra le pagine del libro c’è l’amore per il pallone, in tutte le sue forme, i retroscena dei loro video, gli aneddoti esilaranti e incidenti di percorso, ma anche gli incontri con i protagonisti. Le partite al campo dell’oratorio con Javier Zanetti, la hit musicale con il Papu Gómez, i filmati in cui hanno fatto recitare Del Piero e Immobile, l’incontro con gli Azzurri a Coverciano, Allegri e Buffon che ridono delle loro imitazioni. Tra queste una delle più celebri è quella di Aurelio De Laurentiis. «È  una delle imitazioni storiche», racconta Michele (la voce del presidente del Napoli).  «La facevamo ai tempi di Radio Pavia e tutto è nato dopo la fuga di De Laurentiis in sella a un motorino durante il sorteggio dei calendari di serie A.

Da quel momento, poi, è stata un’escalation, anche perché De Laurentiis non si vede tanto in tv, ma quando parla si fa notare».

Il trio, che pure ha incontrato buona parte delle proprie “vittime”, non si è ancora imbattuto sulla strada di De Laurentiis, che però, negli anni non si è nemmeno mai lamentato dell’imitazione. «Non ci ha mai chiamato per lamentarsi né per fare i complimenti. Magari non ci conosce», aggiunge ridendo Michele, che poi aggiunge. «De Laurentiis perché: ha una voce molto facile da imitare. Il tono e il timbro sono molto caratteristici e poi ha una cadenza particolare. In fine, quello che dice non è mai banale».

A proposito di De Laurentiis, uno delle parodie più riuscite dell’ultimo periodo è stata quella successiva alla gara prima persa a tavolino dal Napoli e poi rinviata dappertutto la sentenza del Collegio di Garanzia del CONI. «Angelli ci ha chiamato quando l’ha vista, perché si era molto divertito». Ma la parodia in cosa consisteva: «De Laurentiis era il protagonista e spiegava il suo piano. Voleva presentarsi allo Stadium di sorpresa quando la Juve non se lo aspettava. Aveva preparato tutto per arrivare alle 20.30,  poi a seguito di una serie di contrattempi, come sbagliare stadio, ostacolano il suo piano che a detta sua sarebbe stato da Oscar». Tra i protagonisti delle imitazioni degli Autogol anche Gattuso «Solitamente lo fa Alessandro», e Insigne. «Abbiamo fatto Sarri, anche se all’inizio non è stato facile. Stessa cosa che ci era successa anche con Mazzarri: non riuscivamo a prendere la voce. Poi Rollo ha provato e pur non essendo un imitatore, impegnandosi molto c’è riuscito».

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