Morto Luigi Piccatto, lo storico disegnatore (per 37 anni) del fumetto di Dylan Dog

Nel 1986 è entrato a far parte del team di disegnatori della Sergio Bonelli Editore per ' Dylan Dog', di cui ha realizzato 47 albi

Morto Luigi Piccatto, lo storico disegnatore (per 37 anni) del fumetto di Dylan Dog
Morto Luigi Piccatto, lo storico disegnatore (per 37 anni) del fumetto di Dylan Dog
Martedì 14 Marzo 2023, 11:41 - Ultimo agg. 15:20
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È morto ad Asti a 68 anni Luigi Piccatto, uno dei più noti fumettisti italiani. Nato a Torino nel 1954, Piccatto ha cominciato a disegnare fumetti negli anni '70. Nel 1986 è entrato a far parte del team di disegnatori della Sergio Bonelli Editore per «Dylan Dog», di cui ha realizzato 47 albi. Quello che vedete nella foto dell'articolo è uno dei prodotti a cui il fumettista Piccato teneva di più, come da lui dichiarato su un post pubblicato sul suo profilo Facebook: «Cagliostro !In edicola da ottobre, uno degli albi che ho amato di più disegnare.Grazie Cavenago per la copertina!». Era il 18 ottobre 2018.


Chi era Luigi Piccatto

Nato a Torino il 13 luglio 1954, nel 1977 aveva interrotto gli studi di medicina per dedicarsi a tempo pieno al fumetto, esordendo su Corrier Boy con la serie Chris Lean. Disegnò poi storie per Skorpio e Lanciostory e per la rivista Jeans avventure di Edifumetto, finché nel 1986 non fu contattato per prendere parte al nascente progetto Dylan Dog di Sergio Bonelli Editore.

Molto prolifico, per il personaggio creato da Tiziano Sclavi disegnò decine di storie, ben 33 sulla collana regolare, senza contare speciali e fuoriserie, e diventò preso uno degli autori più amati e rappresentativi della testata.

Il suo stile ricco di dettagli giocava molto sulle ombre e sui volumi, così come sulle estremizzazioni, rendendo la sua matita molto adatta ai racconti più granguignoleschi.

Non a caso il suo nome è legato ad alcuni degli albi più splatter della collana, come I conigli rosa uccidono o Gran Guignol (appunto), ma anche al filone più surreale che comprende Golconda! e La quinta stagione, in cui situazioni oniriche si fondono a squartamenti. In queste sceneggiature aveva avuto modo di mostrare tutta la sua versatilità, che spaziava da un realismo puro a un grottesco molto espressivo, fino al disegno umoristico, come in Il paese delle ombre colorate.

 

Per questa sua versatilità fu scelto come disegnatore della serie di albetti dedicati a Groucho, nove spillati pubblicati in allegato agli speciali estivi tra il 1992 e il 2000. Per Sergio Bonelli Editore disegnò anche storie di Magico Vento, Zagor e Nathan Never, il primo numero della miniserie Demian (2006, ideata da Pasquale Ruju) e il romanzo a fumetti Darwin (con Paola Barbato, 2012), da cui nacque la miniserie omonima nel 2019. Piccatto viveva e lavorava ad Asti, dove aveva organizzato intorno a sé uno studio con cui realizzò la miniserie fantasy Khor per Star Comics (2007) e che lo affiancavano nei suoi fumetti per Bonelli. 


La mostra del 2020

Era settembre 2020 quando al ristorante Tacabanda, ci fu l’inaugurazione della mostra personale di Luigi Piccatto, il noto fumettista italiano che da anni viveva a Castagnole Lanze: Era una delle firme di spicco di Dylan Dog.
E proprio a questo personaggio, creato a metà degli anni ’80 da Tiziano Sclavi, è dedicata l’esposizione che durerà fino al 28 novembre dal titolo evocativo: «Giuda Ballerino!!», proprio come la frase che caratterizza l’originale detective inglese diventato in brevissimo tempo idolo di giovani e meno giovani.

Luigi Piccatto è stato chiamato a collaborare nel team di disegnatori di Dylan Dog nel 1986 (il suo primo album si intitolava “Tra la vita e la morte”) e questo ha permesso, all’artista piemontese, la grande svolta in una carriera già di tutto rispetto. L’esordio di Piccatto nel mondo del fumettoè avvenuto infatti nel 1977 con Chris Lean per Corrier Boy. Da lì è stato un continuo succedersi di illustrazioni e cooperazioni di successo, come quella con il «Corriere dei Piccoli».

Ed è a lui che si deve tutta la serie formata da 9 albi di «Dylan presenta Groucho».

Un nome, il suo, conosciuto anche all’estero, dove numerosi albi dell’insolito indagatore dell’incubo sono stati pubblicati negli Usa, in Brasile, Francia e in Gran Bretagna. E’ del 2006, poi, il riconoscimento come miglior disegnatore di stile realistico con il premio «Fumo di China».

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