Palazzo Donn'Anna, presentazione del libro «Napoli è Napoli» di Perrella e La Capria

Palazzo Donn'Anna, presentazione del libro «Napoli è Napoli» di Perrella e La Capria
Martedì 7 Giugno 2022, 18:03
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Napoli è Napoli è il titolo del nuovo libro di Raffaele La Capria e Silvio Perrella con le fotografie di Lorenzo Capellini, edito da Minerva, che sarà presentato lunedì 13 giugno alle ore 18.00 alla Fondazione De Felice a Palazzo Donn’Anna. Dopo i saluti di Marina Colonna, presidente della Fondazione Ezio De Felice, interverranno Alexandra La Capria, Silvio Perrella e Lorenzo Capellini.

Tre amici, una città, un libro: La Capria, Perrella e Capellini dedicano a Napoli un racconto intimo e personale della loro amicizia e del fascino della città partenopea, in un anno speciale per Raffaele La Capria che compirà 100 anni il prossimo ottobre. «Quest’anno voglio festeggiare i cent’anni del mio caro e amato amico Raffaele La Capria, Dudù, raccontando la sua Napoli. – scrive Lorenzo Capellini nella prefazione al libro – Grazie all'aiuto di Silvio Perrella, altro straordinario amico che ha curato tutta l'opera letteraria di La Capria per i Meridiani, ho potuto visitare la città che Raffaele ha tanto descritto nei suoi libri e ho avuto il privilegio di guardarla attraverso i suoi occhi».

«Caro Lorenzo, siamo diventati amici in automobile, noi due. – prosegue Perrella nella sua lunga lettera-racconto della città attraversata insieme all’amico – Tanto che per me tu sei un tutt’uno con il tuo veicolo. Con lui t’insinui ovunque; usi lasciapassare ai quali non si può mai dire di no; apriti sesamo improvvisi e spericolati. Un giorno mi dicesti: vengo a Napoli; voglio fare un libro che celebri l’amicizia di scrittura tra te e Raffaele. Mentre lo dicevi vedevo una teoria di scatole cinesi: Raffaele ed io amici, entrambi amici tuoi». Nel volume si alternano testi di La Capria e Perrella affiancati da oltre 140 fotografie di Lorenzo Capellini. Un’immagine mentale di La Capria apre il libro con una breve e intensa introduzione alla sua città: «Per me Napoli, l’immagine mentale che ne ho, non è soltanto quella della città, ma è sempre inseparabile dalla sua cornice naturale.

Non c’è città al mondo, tranne forse Rio de Janeiro, che contenga più natura di Napoli. E perciò le sue strade nere di folla e l’aggrovigliato gomitolo dei vicoli del suo centro storico sono stati sempre collegati nella mia immagine alla Napoli-marina, alla Sirena Partenope che si distende nel Golfo ai piedi del Vesuvio, tra le isole e le penisole azzurre.

Sotto le amene apparenze Napoli è stata sempre, per me, Natura primordiale e indomabile in contrasto con una plurisecolare Storia irredimibile; e questo contrasto è assurto in me a valore di simbolo, è una chiave interpretativa per capire meglio la città, e il mio rapporto con essa». Perrella e Capellini ci conducono dalla collina del Vomero, con la sua Certosa di San Martino e l’imponente Castel Sant’Elmo, verso il Corso Vittorio Emanuele, la via-ponte a curve sensuali che attraversa buona parte della città facendosi spazio tra il Vomero e i Quartieri Spagnoli, fino a Mergellina, sorvolando su Chiaia. Ancora, percorsi nella città dalla collina di Pizzofalcone al Borgo Marinari, dal Petraio a Capodimonte fino al Rione Sanità e alle Fontanelle. E poi giù verso il mare che a Napoli diventa «presenza flagrante». La Capria ci racconta Le due anime del Golfo, quella virgiliana e l’altra omerica, che si dividono il paesaggio mediterraneo e ne aumentano la suggestione poetica.

Ci accompagna per mano, attraverso i ricordi della giovinezza, nel cuore del Palazzo Donn’Anna che, con le sue ombre spettrali e la sua luce folgorante, diviene metafora della sua immagine mentale di Napoli. E nell’ultimo capitolo, Oltre l’orizzonte, invita i napoletani a guardare «dietro la linea netta dell’orizzonte» Il libro si aggiunge ai tredici volumi della collana I luoghi dei sentimenti, pubblicata da edizioni Minerva, diretta da Lorenzo Capellini e realizzata con gli amici scrittori sui luoghi da loro amati: Veneto barbaro di muschi e nebbie di Goffredo Parise, In Africa e Sabaudia e l’Agro Pontino di Alberto Moravia, l’Isola il cui nome è scritto nel mio di Raffaele La Capria, Autunno in Calabria di Marina Valensise, Con d’Annunzio al Vittoriale di Giordano Bruno Guerri, La mia Sicilia di Dacia Maraini, Romagna nostra di Alberto e Giancarlo Mazzuca, La Basilicata di Amerigo Restucci, Ritrovare Venezia di Pier Luigi Pizzi, Cervo Riviera dei Fiori di Pietro Citati, La mia Puglia di Gianfranco Dioguardi, Le verdi colline dell’Umbria di Corrado Augias.

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