Premio Strega, una corsa record con ottanta libri in gara

La giuria ha scelto un'ampia rosa di scrittori

Alcuni dei finalisti al Premio Strega
Alcuni dei finalisti al Premio Strega
di Generoso Picone
Giovedì 2 Marzo 2023, 08:32
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Raccontare il tempo attraverso le vite di chi il tempo lo ha attraversato, ne ha fatto esperienza e l'ha riversato in pagine di alta letteratura. Consegnare testi dove i traumi del passato e del presente vengono rievocati nei toni drammatici con cui sono delineati dagli eventi, dalle tragedie della Storia alle ferite aperte nell'inconscio.

Si dovesse intercettare una cifra distintiva che riesca a tenere insieme la gran parte degli 80 titoli proposto dalla giuria dei 400 Amici della Domenica per le candidature al Premio Strega 2023, questa potrebbe essere la più calzante. Perché nell'edizione del record assoluto di presenze, superiore al pur alto raggiunto l'anno scorso con 74, sono davvero numerosi i romanzi che paiono aver voluto scegliere il modulo del memoir affiancato alla testimonianza di esistenze ridotte alla nudità del dolore. Ora di questi materiali si alimenterà la macchina del maggiore premio letterario nazionale. Scelti i romanzi che si contenderanno la 74ma edizione dello Strega, la giuria tecnica guidata da Melania Mazzucco dovrà ridurli a 12 per l'appuntamento del 30 marzo nella sala del tempio di Vibia Sabina e Adriano alla Camera di Commercio di Roma, quindi proclamazione della cinquina finalista il 7 giugno al Teatro romano di Benevento e scegliere il vincitore il 6 luglio al Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.

Lì si saprà il nome del successore di Mario Desiati, premiato l'anno scorso per Spatriati (Einaudi). Intanto è partita la gara, tra competizione editoriale e agonismo di consorterie, intrecci di etichette e strategie salottiere.

Favoriti appaiono Rossella Postorino, premio Campiello 2018, qui in gara con Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli, presentato da Nicola Lagioia), e Romana Petri, autrice di Rubare la notte (Mondadori, presentato da Teresa Ciabatti). Postorino narra di un bambino strappato alla madre nella Sarajevo del 1992, Petri rievoca la vicenda di Antoine Sant-Exupéry, il piccolo principe dei cieli. Alle loro spalle, gli outsider Andrea Canobbio con La traversata notturna e Sapo Matteucci con Per futili motivi (entrambi per La nave di Teseo, patrocinati da Elisabetta Rasy e Filippo Bologna). Quindi Andrea Tarabbia con Il continente bianco (Einaudi, Daria Bignardi) e Gian Marco Griffi con Ferrovia del Messico (Laurana, Alessandro Barbero). C'è pure Maria Castellitto, figlia di Sergio e Margaret Mazzantini, con Menodramma (Marsilio, Serena Vitale).

Il catalogo dei memoir si compone anche di La ribelle, la vicenda di Joyce Lussu attraversata da Silvia Ballestra (Laterza, Giuseppe Antonelli); dei tormenti di Nadja Mandel'stam, la compagna di Osip, riletti da Giovanni Greco in Bruciare da sola (Ponte alle Grazie, Francesco Maselli); del mito di Francesca Bertini riletto da Francesca Marinaro in L'ultima diva (Fazi, Ignazio Marino); dell'intensa biografia di Flaiano di Renato Minore e Francesca Pansa Ennio l'alieno (Mondadori, Raffaele Manica); del Macbeth shakespeariano in La vita incauta di Rossella Pretto (Esi, Wanda Marasco).

Tra le possibili sorprese l'italoafricana Igiaba Scego che concorre con Cassandra a Mogadiscio (Bompiani, da Jumpa Lahiri). Insieme a lei la serbo-bosnica Elvira Mujcic con La buona condotta (Crocetti, da Gad Lerner) ed Ermal Meta, il cantautore nato in Albania, con Domani è per sempre (La nave di Teseo, da Furio Colombo).

Esordio per Carmen Verde con Una minima felicità (Neri Pozza): l'autrice di Santa Maria Capua Vetere ha l'egida di Leonardo Colombati. La trentanovenne napoletana Mariana Crasto, finalista al Premio Calvino 2022, è in lizza con Il senso della fine (Effequ, Laura Pugno). Gianfranco Di Fiore, 45enne di Agropoli, con L'amore inutile presentato da Valeria Parrella per le edizioni pomiglianesi Wojtek. Oltre alla Esi, ci sono anche altre etichette napoletane: Antonio Polidoro per Distopia pop di Francesca Guercio (da Angelo Piero Cappello) e Jack Edizioni per Due fuori luogo di Daniela Gambino (da Fulvio Abbate).

C'è Clemente Mastella a presentare Delitto in contropiede di Alessandro Riello (Pellegrini), mentre Francesco Rutelli candida Non fiori ma opere di bene di Elisa Fuksas (Marsilio). Entrambi, l'attuale primo cittadino di Benevento e l'ex di Roma, impersonano i due luoghi dello Strega.
 

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