“Scrivere di donne” di Nunzia Gionfriddo, il libro sulle memorie di Anna Maria Ackermann

“Scrivere di donne” di Nunzia Gionfriddo, il libro sulle memorie di Anna Maria Ackermann
Giovedì 21 Aprile 2022, 18:21 - Ultimo agg. 27 Aprile, 09:32
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Si presenta venerdì 29 aprile 2022 ore 18 al Teatro Bellini di Napoli in via Conte di Ruvo 14, “Scrivere di donne - Anna Maria Ackermann memorie inedite” di Nunzia Gionfriddo. L’autrice Nunzia Gionfriddo ne parla con Annamaria Ackermann, Nino Daniele e Giulio Adinolfi tra le letture di Mario Mauro. Modera Giuseppe Giorgio.

«Il libro nasce dal desiderio di Anna Maria di raccontare la vita della nonna Mustiola e della madre Laura», spiega Nunzia Gionfriddo. «E chiese a me di elaborare il testo.

Come andò è scritto nelle pagine del romanzo. Accettai e mi misi all’opera, recandomi diverse volte ospite della sua meravigliosa casa a chiusi o nella sua dimora napoletana. Non amo le biografie, né di un attore né di altri, ma mi venne l’idea di scrivere come lo sapevo fare io e di scegliere la tecnica letteraria che amo. Il romanzo nella storia».

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Dalla memoria dell’attrice napoletana Anna Maria Ackermann, attraverso la penna sapiente di Nunzia Gionfriddo, emergono donne, icone di epoche lontane, mondi agresti immersi nelle loro tradizioni, amori fragili, ribellioni, fughe disperate da lager tedeschi, lutti familiari. Si incastrano, come scatole cinesi, le vite al femminile di borghesi napoletani e contadine toscane, come Mustiola, e Laura, nonna e madre della Ackermann. Nella seconda parte del romanzo, attraverso le lezioni di Anna Maria Ackermann agli allievi del Teatro Totò di Napoli emerge il mondo vivo e ricco della produzione teatrale e letteraria partenopea.

Questo libro, dunque, non è una biografia né un’intervista. Ė un romanzo, la storia di due donne che si incontrano e tra loro nasce la confidenza, quella che solo fra donne si istaura. Le due donne da estranee diventano amiche e ognuna usa il linguaggio che le appartiene: l’attrice, raccontando relaziona i fatti alla sua vita attoriale, e la scrittrice, che è anche una storica, ricerca nel racconto i fatti, le testimonianze e l’evoluzione della società. Ed ecco che i ruoli si incastrano.

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