Alessio Musella, curatore e art advisor, racconta la Versilia “artistica” con Pietrasanta, città d’arte per eccellenza, che conta oltre trenta gallerie, tra permanenti e temporary in poco più di un chilometro quadrato; e Forte dei Marmi, terra del jet set, che da qualche anno, in estate, diventa museo a cielo aperto, grazie all’impegno dei galleristi e del sindaco del omune di Forte dei Marmi Bruno Murzi.
«Ma tra Pietrasanta e Forte dei Marmi c’è una notevole differenza – racconta Musella –.
Sono tanti gli artisti che, negli anni, hanno esposto tra Pietrasanta e Forte dei Marmi. Tra loro, Stefano Bombardieri, Antonio Signorini, Mitoraj, Massimiliano Pelletti, Fernando Botero, Gerolamo Ciulla, Giò Pomodoro e il giovane talento israeliano Yinon Gal-on. E tanti anche i curatori rinomati che hanno curato mostre importanti, tra i quali Angelo Crespi, Luca Beatrice, la gallerista Barbara Paci. C’è poi Stefano Contini, mercante d’arte tra i più importanti al mondo, collabora attivamente con Gallerie di Pietrasanta.
«Non sono mancati eventi straordinari - ricorda Musella - come la mostra a cielo aperto di Giuseppe Veneziano a Pietrasanta, che ha trasformato la città d’arte toscana in una sorta di paese delle meraviglie. Le sue statue neo pop sparse per tutte le vie del paese rappresentavano, in modo irriverente e ironico, supereroi della Marvel. In questa occasione la coppia di statue raffigurante una Wonder Woman in carne insieme a Spiderman e Baby Spiderman nel passeggino è stata l’opera d’arte più fotografata al mondo in quell’anno».