Arte contemporanea a Palazzo Forte: 28 artisti per il policentrismo dell’arte

Arte contemporanea a Palazzo Forte: 28 artisti per il policentrismo dell’arte
Mercoledì 8 Maggio 2019, 19:08
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Inaugurata la mostra di arte contemporanea dal respiro internazionale che dal 5 al 31 maggio animerà Palazzo Forte, l’edificio affacciato sul complesso archeologico delle Basiliche Paleocristiane, proprio nel centro storico della città. 

Ventotto artisti di differenti generazioni e provenienze - che attraverso linguaggi  e materiali diversi comunicano al mondo le proprie idee e invitano a percepire l’arte come qualcosa di vivo, emozionante e ricco di sentimenti, condivisa e comprensibile da tutti - espongono le loro opere nel corso della kermesse.

Comunicare il valore sociale dell’arte,  educare all’inclusività del genio e dell'ispirazione senza discriminazioni è uno dei punti chiave della mostra che, tra l’altro, ospita opere realizzate dagli alunni del Liceo Artistico E. Medi di Cicciano. 

Il Policentrismo dell’arte indica l’esistenza di un sistema composto da più centri che coesistono e vivono uno in funzione dell’altro come quello sociale, politico, culturale e economico. «Il policentrismo dell’arte scaturisce da una idea di cambiamento e vuole ribaltare tutte quelle regole imposte dal mercato artistico attuale, intende abbattere quel muro creatosi tra arte e persona perché l’arte ha il suo linguaggio universale e trasmette valori a ognuno di noi», ha dichiarato Mariangela Bognolo, critico e storico dell’arte d’arte e per l’occasione mediatrice tra gli artisti e spettatori, ha così proseguito: «Ho sposato fin da subito il progetto perché l’ho sentito parte di me, rispecchia a pieno le mie idee: è quella voce fuori dal coro  che non ha paura di gridare più forte e di battersi contro un sistema antiquato.  È quel dialogo tra arte, territorio e scuole che più mi inorgoglisce accanto alla cultura dell’inclusività. Niente è più bello di un sorriso che viene dal cuore». 
 
Arte, cultura, inclusione e didattica, dunque, si intrecciano anche per promuovere le bellezze e i prodotti locali grazie al coinvolgimento degli alunni dell’Ipsseoa Carmine Russo di Cicciano e alle creazioni dello chef Marco Merola espressione del territorio. «Cultura come sviluppo del territorio», ha detto Giovanna Angelillo l’assessore alla cultura del comune di Cimitile che ha sottolineato: «Così l’amministrazione comunale si pone rispetto agli eventi promossi. Solo l’arricchimento di noi stessi in primis può condure alla riqualifica del paese e alla valorizzazione del territorio».

A rafforzare l’interazione con i luoghi che ospitano la mostra, in programmazione, una serie di eventi per adulti e bambini che animeranno ogni fine settimana. Si comincia con un appuntamento dedicato al mondo dei ciechi e degli ipovedenti con  opere in Braille, seguirà la presentazione del “I figli degli altri” della Psicologa Rosa Cappelluccio, passando per le visite guidate alle Basiliche Paleocristiane e momenti creativi dedicati ai più piccoli. (Il programma completo è consultabile sul sito ufficiale della mostra). A chiudere il ciclo di appuntamenti un gala dinner curato dallo chef vesuviano Alfonso Crisci.
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