Fernanda Wittgens, l'omaggio di Napoli alla pioniera dei musei

«Sarebbe troppo bello essere intellettuale in tempi pacifici, e diventare codardi, o anche semplicemente neutri, quando c'è un pericolo»

Fernanda Wittgens
Fernanda Wittgens
di Rossella Rusciano
Sabato 1 Aprile 2023, 10:00
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Anche Napoli rende omaggio a Fernanda Wittgens a 120 anni dalla sua nascita. Milanese, classe 1903, pioniera nel campo della direzione dei musei in Italia, è stata la prima donna impegnata nella direzione di un grande museo in Italia, la pinacoteca di Brera, che salvo dalla razzia nazista. Antifascista convinta, fu accusata per i rapporti intrattenuti con il mondo culturale ebraico e per aver aiutato molti ebrei a salvarsi dai campi di concentramento nazisti e fu rinchiusa nel carcere milanese di San Vittore, fino al 1945. Nel dopoguerra si batté per la riparazione dei danni e per la ripartenza del museo distrutto dai bombardamenti. Nel 1950 fu nominata soprintendente alle Gallerie della Lombardia, incentivando, tra le altre cose, il restauro del Cenacolo Vinciano e l'acquisto della Pietà Rondanini. 

La Fondazione Ezio De Felice le dedica l'evento «Buon compleanno Fernanda», in programma dopodomani alle 18 al teatro di Palazzo Donn'Anna.

L'incontro, presieduto dalla presidente Marina Colonna, sarà introdotto dalla storica dell'arte Lucia Arbace, con la partecipazione di Emanuela Daffra, storica dell'arte e direttrice regionale musei della Lombardia; Erica Bernardi, storica dell'arte dell'Istituto europeo di design di Milano; Nadia Barella dell'università Luigi Vanvitelli. 

Il senso civico ed etico, la coerenza politica di Fernanda Wittgens è racchiusa nelle poche righe di una lettera indirizzata a sua madre in uno dei momenti più bui del conflitto: «Sarebbe troppo bello essere intellettuale in tempi pacifici, e diventare codardi, o anche semplicemente neutri, quando c'è un pericolo». 

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