Non sono gli Oscar dell'arte, ma un loro peso specifico i verdetti di fine anno di «Artribune» se lo sono conquistato sul campo. Da alcuni anni la rivista di critica artistica sancisce, a fine dicembre, decine di riconoscimenti, dettati da redazione e prestigiosi collaboratori. Per il 2022 se miglior direttore di museo è Christian Greco dell'Egizio di Torino, il miglior nuovo museo è quello di Gallerie d'ItaliaIntesa San Paolo, sia per la sede di Napoli che quella di Milano che hanno cambiato edificio.
La sezione partenopea è a palazzo Piacentini, nell'ex palazzo del Banco di Napoli; ha inaugurato a maggio scorso e si è presto affermata come la grande novità nel panorama museale cittadino, nonché tra le mete più richieste dai turisti.
Michele Coppola, executive director di Intesa Sanpaolo, dice: «Il riconoscimento consente di sottolineare quanto sia importante la scelta del gruppo bancario di trasformare palazzi di pregio in luoghi della cultura, mettendo a disposizione spazi, collezioni d'arte, mostre e iniziative originali che coinvolgono tutte le persone».
Per la sezione miglior museo outlook, ovvero che ha meglio ampliato spazi e collezioni, vince Capodimonte. Un riconoscimento ancora più significativo perché alla vigilia di chiusure (parziali) a causa dei lavori di ristrutturazione già avviati. Tra i motivi del premio, scrive «Artribune», «L'ampliamento del complesso museale lascia intuire una progettualità di lungo corso che porterà Capodimonte nel Gotha delle istituzioni europee». Nonostante i lavori, si legge, la direzione non è stata con le mani in mano ma ha avviato l'allestimento del corpus di opere donate da Lia Rumma e da Mimmo Jodice, e una prestigiosa collaborazione con il Louvre cui presterà 60 pezzi da giugno a dicembre 2023. Per il direttore Sylvain Bellenger viene «premiato un lavoro enorme e l'opportunità unica che ci ha dato la riforma dei musei. Un risultato che voglio condividere con la squadra di Capodimonte, esigua nei numeri, ma che ciononostante ha reso possibile una programmazione e una progettualità visionaria». Il direttore guarda oltre: «Se tutto proseguirà senza ostacoli, Capodimonte nel 2025 sarà un campus culturale e multidisciplinare unico in Europa per dimensione, ricchezza e creatività».
Nella classifica di «Artribune» anche il napoletano Gianfranco Maraniello, direttore del Polo museale del moderno e contemporaneo di Milano, che è il miglior funzionario; il critico di Sarno Vincenzo Trione, segnalato per il saggio Artivismo (Einaudi); il salernitano Alessandro Imbriaco, eletto miglior fotografo: tra le motivazioni della vittoria il progetto sul patrimonio culturale di Atena Lucana.