Al Castello di Acerra in scena la prima edizione di «Variazioni di genere», tra teatro, musica e danza

Al Castello di Acerra in scena la prima edizione di «Variazioni di genere», tra teatro, musica e danza
di Donatella Trotta
Sabato 16 Ottobre 2021, 20:51
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L’eterno femminino. Declinato in scritture delle differenze che fanno la differenza. Di genere, e non solo: tra streghe e artiste, donne vessate da “amori criminali” e gitane vesuviane, sante, “femmene coraggiose” e figure mitiche, danzanti femmes fatales e la stralunata femme acéphale prevertiana. Donne tra prosa e musica, danza e circo, teatro di strada e della tradizione con le guarattelle, in una spettacolarità interdisciplinare della commedia umana al femminile in dialogo con un territorio – patria di Pulcinella – dal forte magnetismo ambientale: dove la creatività è per tradizione incarnata nella maschera universale del “filosofo che fu chiamato pazzo”, che non a caso ha un suo museo dedicato nel complesso monumentale del Castello dei Conti di Acerra.

E si svolge proprio nell’antico maniero acerrano la prima edizione di un festival, intitolato con un felice gioco di parole «Variazioni di genere», in corso da giovedì 14 ottobre fino a sabato 23 ottobre ad Acerra. Organizzato dal Consorzio Utòpia (nato nel 2011 dall’unione di una quindicina di realtà associative teatrali attive in Campania, tra le quali Antego di Francesca Rondinella, che è anche vice presidente del Consorzio) con il contributo del Ministero della Cultura, il sostegno della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Acerra in partnership con Legambiente, A.Ge Associazione Genitori Acerra, Archeoclub, La Casa di Marinella contro la violenza sulle donne e il Museo di Pulcinella di Acerra, il Festival concentra in dieci giorni un calendario fitto di 36 appuntamenti, incontri, visite guidate, danze, 20 spettacoli, quattro performance di teatro ragazzi e diverse tipologie di laboratori creativi per grandi e piccoli che trasformano la corte e il giardino interstiziale del Castello Baronale in un palcoscenico diffuso.

«Cosa si nasconda dietro il titolo del Festival, lo stanno scoprendo gli spettatori di ogni età, che parteciperanno e fruiranno della novità di questo ottobre in una città che, dopo la clausura della pandemia, si apre ora a una riconquistata vita culturale (in presenza) come piazza di incontri, nazionali ed internazionali», spiega la direttrice artistica Loredana Perissinotto, regista, attrice, psicopedagogista, saggista, studiosa di animazione teatrale, del teatro di comunità e del teatro ragazzi professionale. «Variazioni – aggiunge - è la bussola per orientarsi tra le tante proposte offerte dalla manifestazione: percorsi di ogni genere, per l’appunto. Generi non solo riferiti ai linguaggi artistici, al teatro, alla danza, alla musica, al canto, ma pure finalizzati a creare opportunità di dialogo e riflessione di persone che possono e hanno voglia di ritrovarsi insieme, dopo il confinamento pandemico».

E sono oltre trenta le compagnie e le collaborazioni non soltanto campane messe in campo per realizzare una kermesse poliedrica (programma completo, info e prenotazioni sul sito www.consorzioutopia.it, email info@consorzioutopia.it), tra le quali l’Atelier Calicanto, gruppo storico della musica tradizionale triveneta, istro-dalmata e nord adratica, Valerio Apice, direttore del teatro perugino Isola di Confine, Aprisogni, il Teatro della Sete di Udine, la Compagnia Točnadanza Venezia. E ancora, la Compagnia di Arti & Mestieri che metterà in scena (nel pomeriggio-sera di mercoledì 20 ottobre) La commedia delle donne, interagendo con la Casa di Marinella nel segno della comune lotta alla violenza nei confronti delle donne. Per i più piccoli, la mattina di lunedì 18 ottobre, non mancherà una giornata in onore della celebre maschera di Pulcinella, realizzata in collaborazione con A.Ge Acerra odv, con tanto di laboratori sulla tradizione dei burattini napoletani e le fiabe, e la messinscena di Pulcinella e Cappuccetto Rosso, di e con Gaspare Nasuto, che farà il paio con un omaggio finale alla maschera di Arlecchino, con tanto di giornata a lui dedicata (La Zornada de Arlechin, sabato 23 ottobre) tra performance dedicate e attività ludico-ricreative.

Tra Sud e Nord uniti da una creatività trasversale. A misura di ogni età.

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