Da Rodari e Malaguzzi a Prisco, Scarpelli e Fellini: tre libri per ragazzi sul genio del cinema e il suo amore per Giulietta Masina

Letizia Galli, Il sogno di Federico
Letizia Galli, Il sogno di Federico
di Donatella Trotta
Martedì 10 Marzo 2020, 16:00
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Il 2020, oltre ad essere anno bisestile funestato dall’emergenza planetaria Covid-19, è anche un anno che celebra importanti centenari nel mondo della cultura che rischiano purtroppo di essere oscurati da altre priorità. E allora non è male, forse, ricordarlo. Magari, proprio a vantaggio dei nostri ragazzi (e di chi li accompagna nelle prove della crescita e della formazione): per offrire loro altri orizzonti che non siano esclusivamente quello di una sottile angoscia quotidiana, appiattita sul presente, e per suscitare - proprio in questi momenti di “ritiro” forzato dalla vita sociale - qualche curiosità di (ri)scoperta e scintille di nuove letture e approfondimenti di grandissimi autori.
 
Basti solo pensare alla nascita, cento anni fa, dello scrittore, poeta, giornalista, pedagogista e intellettuale a tutto tondo del Novecento Gianni Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980), che con la sua opera e il suo impegno militante ha trasformato il volto della Children’s Literature e non solo; o a quella, quasi parallela, dell’innovativo pedagogista Loris Malaguzzi (Correggio, 23 febbraio 1920 – Reggio Emilia, 30 gennaio 1994), fautore di un sistema educativo di eccellenza assunto a modello anche all’estero; oppure, per tornare in Campania in campo squisitamente letterario, ma con un respiro nazionale ed europeo, si pensi allo scrittore Michele Prisco (Torre Annunziata, 4 gennaio 1920 – Napoli, 19 novembre 2003): narratore di rango per il quale il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita presieduto da Carlo Vecce sta non a caso organizzando, fra il resto, un importante convegno «tra radici e memoria» (in attesa che la situazione torni alla normalità, s’intende).
 
Per completare il poker d’assi di centenari italiani da ricordare “a prescindere” dall’attuale cancellazione/slittamento di ogni evento culturale, non può mancare il regista Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993), artista geniale del cinema (come Furio Scarpelli: eclettico sceneggiatore che ha segnato la storia della commedia all’italiana, giornalista, disegnatore, scrittore, scenografo e pittore nato a Roma il 16 dicembre 1919 e lì scomparso il 28 aprile del 2010, al quale è stata meritoriamente dedicata di recente una bella mostra itinerante di suoi disegni, allestita da Marina Perucca e Alberto Sarasso, ospitata all’ultima fiera del fumetto Romics e replicata alla Casa del Cinema di Roma a Villa Borghese, di cui sta per uscire per Erasmo editore un catalogo a cura di Perucca, Sarasso e Giacomo Scarpelli, figlio dell’artista). E proprio al visionario regista e artista riminese sono dedicati alcuni bei libri per ragazzi appena usciti, che possono nutrire l’immaginario di piccoli e grandi con un doveroso omaggio alla creatività felliniana e al suo amore (per l’arte, la vita) tout court.
 
Un primo importante ripescaggio a misura dei più piccoli è quello dell’artista fiorentina di fama internazionale Letizia Galli, che al Fellini bambino aveva già guardato, con lungimiranza, dedicandogli le oniriche illustrazioni del magico albo illustrato, ormai introvabile, Il sogno di Federico (con testo di Monica Sangberg, edito da Rosellina Archinto nel 1994), di cui alcune tavole originali sono state a lungo opportunamente esposte nella mostra itinerante triennale «Storie di Bambini» (Napoli-Firenze-Venezia, 2016-2019). Ma ora, in occasione del centenario, Galli ripropone quelle magnifiche illustrazioni con un nuovo testo, firmato dalla sceneggiatrice e scrittrice Laura Fischetto, nel picture book Federico che mago!, in uscita il 20 marzo per le edizioni Fulmino: casa editrice di progetto - specializzata dal 2007 in letteratura per bambini e ragazzi e dal 2009 parte dell’Associazione culturale La ludoteca delle parole - che aveva organizzato anche una “spettacolare” presentazione con le autrici, tra reading, musica e inaugurazione della mostra delle tavole originali proprio a Rimini, nel Castel Sismondo in piazza Malatesta, purtroppo slittata a data da destinarsi per l’emergenza Coronavirus. Una storia di immaginazione sull’infanzia e i sogni di un genio visionario che attingendo alla realtà (la fantasia del bambino Federico, il suo incontro con Giulietta Masina-Gelsomina) la trasfigura attraverso la magia del circo e dei suoi protagonisti, in una avvincente metafora del potere trasformante delle storie, del gioco che aiuta a crescere e di quella “lanterna magica” che è il cinema: una sorta di grande circo dell’immaginario collettivo.
 
Un altro intenso e originale albo illustrato che punta poeticamente sul rapporto tra Fellini e la Masina per raccontare la genesi dei film più importanti del regista riminese attraverso la sua storia d’amore è il picture book dal titolo Giulietta e Federico, appena uscito per Camelozampa editore con il testo della scrittrice, sceneggiatrice e drammaturga Federica Iacobelli e le illustrazioni della talentuosa artista olandese Puck Koper. Efficace l’espediente narrativo che avvia la storia: Cico e Pallina, i protagonisti di questo racconto per bambini, sono infatti anche i due fidanzatini romantici e stralunati che animavano i piccoli radiodrammi di una fortunata serie ideata proprio dal giovane Fellini nel 1943, Le avventure di Cico e Pallina, trasmessi negli studi radiofonici dell’Eiar, l’emittente nazionale antesignana della Rai. E fu proprio in quegli studi che Federico, allora disegnatore 23enne e poi sceneggiatore e futuro regista, incontrerà per la prima volta la sua “Giulietta”, allora doppiatrice 22enne del personaggio di Pallina. Anche questo libro parte da un sogno, declinato in coppia nel gioco di rispecchiamenti tra Fellini-Masina e Cico-Pallina, i due innamorati immaginari - ma nemmeno troppo - che nello snodarsi rocambolesco e a tratti lirico della storia narrata da Iacobelli, in bilico tra realtà e immaginazione, ripercorre così alcuni dei capolavori felliniani tessendo un ordito fitto di rinvii e rimandi all’immaginario e ai disegni felliniani (si pensi ad esempio alla danza d’acrobata sui fili, come il Matto de «La strada», o al rinoceronte che soffre per amore in «E la nave va», o ancora alla parata festosa delle “bottega delle facce buffe”).
 
In un intreccio tra racconto lieve ed evocativo di Iacobelli e vivace e sintetica vitalità delle tavole di Puck Koper, talento emergente nella scena internazionale del libro per bambini, il libro Giulietta e Federico, che si fregia del prestigioso logo Fellini 100 in occasione delle celebrazioni per il Centenario di Fellini, è anche un libro ad alta leggibilità con il font Easy Reading: in sintonia con la mission di Camelozampa, dal 2011 casa editrice indipendente del padovano, specializzata in albi illustrati e narrativa per bambini, ragazzi e preadolescenti, attenta sia ai contenuti che ai materiali dei libri in catalogo, tra capolavori internazionali inediti in Italia - o troppo presto introvabili - e un parallelo lavoro di scouting che offre spazio alla creatività di autori e illustratori italiani, emergenti o già affermati. Afferma Federica Iacobelli: «Questo libro, che deve la sua origine alle intuizioni di Grazia Gotti, intende avvicinare i bambini a due figure straordinarie del nostro cinema, ma celebrando il grande Fellini può stupire e commuovere anche gli appassionati. Attilio Bertolucci definiva la poesia “un’invenzione dal vero”: ecco, credo che il nostro piccolo libro sia questo, una piccola invenzione dal vero in omaggio e in dedica a una storia a due di lavoro, di vita, di amore e di cinema».
 
Del resto, come diceva Fellini stesso, «Nulla si sa, tutto si immagina»: di qui una ulteriore e significativa “prova d’artista” a misura di lettori bambini, firmata da Luisa Mattia, premio Andersen come miglior autore, autorevole veterana della scrittura per e con i bambini e i ragazzi, autrice di numerosi fortunati romanzi e, per la Rai, della Melevisione e dei testi per la trasmissione «Il giornale del Fantabosco», oltre che coordinatrice di un progetto di scrittura per la scuola e docente di narrativa per l’infanzia presso la Bottega Finzioni. Il suo nuovo libro, illustrato dalla giovane illustratrice romana Daniela Tieni, si intitola Come in un film ed è pubblicato dalle edizioni di progetto Lapis. In questo albo illustrato, Fellini con l’inseparabile sciarpa e cappello e la Masini indimenticabile volto della «Strada» sono in buona compagnia con il dinoccolato Charlie Chaplin sul set del «Circo», le materne Anna Magnani e Sophia Loren, il possente Maciste, l’ironico Alberto Sordi di «Un americano a Roma», e ancora le “maschere” familiari di Stanlio e Ollio, Totò, Troisi e Benigni, accanto ai volti espressivi di Mastroianni, Eastwood, Crowe e altri artisti della scena cinematografica.
 
Perché vero protagonista del libro di Mattia è il mondo del cinema  con l’immaginario segnato da molti film del Novecento, che l’autrice ripercorre in una sorta di viaggio emotivo compiuto da una bambina, Nina, protagonista della storia avviata da un espediente narrativo: il gioco con una palla che, rimbalzando, conduce la bimba che l’insegue all’attraversamento della soglia in un’altra dimensione tra realtà, sogno e fantasia: il cinema, appunto, con le sue celebrities. Lo spazio narrativo, occupato così da una folla di co-protagonisti che entrano in gioco per aiutare Nina prima del suo ritorno alla normalità, è gestito con sapiente equilibrio tra la narrazione verbale di Mattia e quella iconica di Tiene, offrendo ai lettori (piccoli e grandi) la possibilità di curiosare dietro le quinte dei classici del cinema, viaggiando su una immateriale macchina del tempo lungo rotte tracciate da un atlante di emozioni in cui girovagare con diletto. Che è poi uno degli scopi di ogni libro di qualità, scelto per amico.
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