«Fari di pace», la Marcia di Pax Christi da Savona ad Altamura fa tappa a Napoli

«Fari di pace», la Marcia di Pax Christi da Savona ad Altamura fa tappa a Napoli
di Donatella Trotta
Venerdì 18 Novembre 2022, 12:59 - Ultimo agg. 13:02
3 Minuti di Lettura

Una staffetta per la pace. Auspicata, necessaria, ineludibile. Una lunga marcia italiana da Savona verso Altamura. Mille km percorsi in questi mesi a tappe, da nord a sud del paese, con soste a Genova, Livorno, Taranto e Napoli: dove la tradizionale Marcia per la Pace farà tappa domani, sabato 19 dicembre, nell’àmbito della manifestazione nazionale “Fari di Pace”, promossa da Pax Christi e rilanciata con forza, quest’anno, per rendere sempre più concreto un cammino di solidarietà che faccia tacere le armi. L’appuntamento è alle ore 14 al Porto di Napoli (Varco Pisacane), da dove il corteo pacifico giungerà al sagrato del Duomo un’ora dopo. All’evento interverrà l’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, con i contributi di don Renato Sacco (Pax Christi Italia), Ermete Ferraro (Movimento Internazionale della Riconciliazione), suor Marisa Pitrella (Caritas), Maria Pia Musella (Settore Laicato Diocesi di Napoli), padre Alex Zanotelli (Comitato Campano Pace e Disarmo), Angelica Romano di Un Ponte Per, Carlo Tombola (The Weapon Watch), Asso.Gio.Ca (Associazione Gioventù Cattolica), Carlo Cefaloni (Movimento dei Focolari), Nicola Ricci (Cgil), Melicia Comberiati (Cisl), Lisa Clark (ICAN), tra gli esponenti delle circa 50 realtà ecclesiali e della società civile che nel capoluogo campano hanno raccolto il testimone per una mobilitazione collettiva. Che dia forza all’accorato appello di papa Francesco all’Angelus del 2 ottobre 2022, per far cessare il fuoco in Ucraina: «Che cosa deve succedere ancora perché capiamo che la guerra non è mai una soluzione, ma solo distruzione?».

Non solo.

Obiettivo della iniziativa nella sua tappa napoletana, spiegano gli organizzatori, non è soltanto aderire alla tradizionale Marcia per la Pace di Pax Christi, che si concluderà il 31 dicembre in Puglia, ad Altamura, per far luce sui luoghi che rendono possibili le guerre e sulle alternative nonviolente per la difesa non armata e la risoluzione dei conflitti; ma, aggiungono, «rivolgere un appello alle autorità cittadine per richiedere una efficace mediazione delle Istituzioni internazionali, piuttosto che buttare benzina sul fuoco con l’invio di armi». Questione spinosa e tuttora irrisolta, che i promotori partenopei della Marcia declinano in precise richieste. In particolare, all’Autorità portuale e all’amministrazione cittadina. Così sintetizzate: al Porto, che «non autorizzi l’accesso in rada a navi a propulsione nucleare o con armi atomiche»; al Comune, «di attuare, essendo stata dichiarata “Napoli città di pace”, il Piano di emergenza per incidenti nucleari al porto per una efficace protezione civile; di aderire, con apposita delibera, all’appello “Italia, ripensaci!” per mettere definitivamente al bando le armi nucleari; e di promuovere, a livello nazionale, una riduzione della spesa militare a vantaggio della spesa sociale», in un momento peraltro di grave crisi per le famiglie italiane. Per adesioni e contatti: faridipace19novembre@gmail.com).

© RIPRODUZIONE RISERVATA