Una bambina rom e la forza della musica nel nuovo libro della scrittrice partenopea Floriana Coppola

Una bambina rom e la forza della musica nel nuovo libro della scrittrice partenopea Floriana Coppola
di Donatella Trotta
Lunedì 7 Novembre 2022, 18:43
4 Minuti di Lettura

Un titolo evocativo come una poesia. Riverberato, in copertina, dalla suggestiva foto in di una bambina di spalle, in corsa, colta nell’attimo in cui quasi volando con le sue piccole gambe è in cima a una scala che da un sotterraneo buio la proietta, in alto, nel bagliore di un esterno luminoso: è un romanzo denso di simboli, stimoli e rinvii a molteplici sguardi La bambina, il carro e la stella, il nuovo libro fresco di stampa di Floriana Coppola appena pubblicato da Terra di Ulivi edizioni, raffinato marchio editoriale pugliese di Elio Scarciglia molto attento a testi (poetici e narrativi) di voci autentiche e sguardi divergenti della letteratura contemporanea (come la poetessa romana Laura Anfuso, autrice di recente di una intensa silloge lirica dal non casuale titolo Anima). Il romanzo La bambina, il carro e la stella è infatti una storia di formazione al femminile, e non solo, che narra le vicissitudini di una piccola rom di una particolare zona urbana ma con occhi differenti di bambina, “diversa”, che anche e proprio dalla irriducibile alterità dell’infanzia trae la forza per (in)seguire il suo destino, spiccando il volo con le ali della musica: chiave di salvezza e di riscatto sociale, in un mondo segnato da giudizi e pregiudizi che tendono a incasellare la complessità chiaroscurale del reale in contrapposizioni manichee. Tanto rigide, radicali e radicate da costruire aridi muri, anziché ponti generativi di scambio, tra le persone e le civiltà.

Floriana Coppola, scrittrice napoletana, già docente, critica letteraria e formatrice perfezionata in Didattica e cultura di genere e in scrittura autobiografica, redattrice della rubrica d’arte per l’Osservatorio Interreligioso contro la violenza di genere nonché autrice di numerose opere di poesia e prosa poetica (tra le quali  Il trono dei mirti, ed. Melagrana onlus, 2005; Sono nata donna,  Boopen Led, 2010; Mancina nello sguardo,  La Vita Felice, 2012; MiticaFutura, ed. Dalia 2013;  Femminile Singolare,  Homo Scrivens, 2016; Cambio di stagione e altre mutazioni poetiche, Oedipus, 2017; La faglia del fuoco, Ed. Il Laboratorio, 2019; La vertigine del taglio, ed. Terra di ulivi, 2021) e di romanzi (come Vico Ultimo della Sorgente,  Homo scrivens, 2012; Donna Creola e gli angeli del cortile,  La Vita Felice, 2014; Aula voliera,  Oedipus, 2020) mette qui a frutto anche la sua consolidata esperienza di counselor professionista in Analisi Transazionale e Psicologia Esistenziale, raccontando con fine empatia una vicenda in apparenza minore ma densa di risonanze attuali, in tempi di rinnovato dibattito su tragedie dell’infanzia tra accoglienza e respingimenti, recrudescenti razzismi e violazione dei diritti umani fondamentali, soprattutto a danno del genere femminile.  

Se ne parlerà in occasione della prima presentazione a Napoli del romanzo, in programma venerdì 18 novembre alle ore 17.30 al Pan in Palazzo Roccella (Palazzo delle Arti di Napoli, in via dei Mille 60). L’autrice, introdotta dal poeta Costanzo Ioni, dialogherà con la sociologa Enrica Morlicchio e l’italianista Matteo Palumbo sul significato della narrazione che parte dalle drammatiche vicende della bambina rom protagonista del libro, lasciando spazio anche a letture di stralci a cura di Matilde Cesaro, psicologa, narrative coach e formatrice. Ad entrare emotivamente nel cuore della trama e nella complessità del personaggio contribuiranno gli interventi musicali alla fisarmonica di Maria Cerbone, in arte Mari Zingarina.

Perché il linguaggio universale della musica è un elemento potente di questo nuovo libro dell’autrice partenopea.   

© RIPRODUZIONE RISERVATA