Il tempo della "scuola sconfinata": confronto nazionale promosso dalla Fondazione Feltrinelli con il movimento E tu da che parte stai?

Il tempo della "scuola sconfinata": confronto nazionale promosso dalla Fondazione Feltrinelli con il movimento E tu da che parte stai?
di Donatella Trotta
Domenica 8 Novembre 2020, 01:01
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Continuano gli incontri di novembre in diretta streaming sui canali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, per il ciclo «Stagione alternativa», che mettono a fuoco temi cruciali della contemporaneità con il contributo di autorevoli specialisti. E dopo «Sud e sviluppo» (con Giuseppe Provenzano, Rinaldo Melucci, Paul Collier, Luca Bianchi, Salvatore Romeo, Nadia Terranova, Philip Di Salvo, Carmen Pellegrino) è toccato al sociologo Antonio Casilli curare, da giovedì 5 a sabato 7 novembre, «Unboxing AI»: tre giorni di analisi e confronti in collaborazione con European Network on digital Labour, Nexa Center for Internet & Society e Independent Social Research Foundation per indagare sui rapporti tra intelligenza artificiale, ruolo umano e mondo del lavoro. Tra le conseguenze dell’AI (Artificial Intelligence) sul mercato del lavoro, infatti, si annoverano la riduzione di occupazione, la discriminazione, i pregiudizi degli algoritmi nelle assunzioni a discapito delle donne e i rischi per la sicurezza. Ma quali sono le condizioni materiali della produzione dei dati? E chi sono i lavoratori precari che addestrano gli algoritmi?

A queste domande ha tentato di rispondere il convegno Unboxing AI, con i migliori interpreti e studiosi del mondo dell'intelligenza artificiale, interpellati ad aprire la “scatola nera” dell’intelligenza artificiale per far emergere il sommerso, il rimosso o il sottaciuto di una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche di tutti i tempi. Non solo. Tra il “non pensato” del nostro tempo anche la formazione: messa a dura prova dal Covid che però ha solo fatto emergere criticità non certo nuove, in campo educativo. Anche per questo, con l’hashtag  #comunità, il prossimo appuntamento in programma è sul tema «È tempo di Scuola Sconfinata» (lunedì 9 novembre, ore 14,15-18,15 sempre in diretta streaming), ovvero un nuovo modo di fare scuola. L’incontro, promosso dalla Fondazione Feltrinelli con il movimento E tu da che parte stai?, parte da alcuni quesiti per tentare di dare forma a un progetto educativo radicalmente nuovo, in risposta all’emergenza ma soprattutto con uno sguardo concreto di lungo periodo, per “sconfinare la scuola” e mettere in atto forme e percorsi inediti dell’apprendimento, in equilibrio tra analogico e digitale, tra spazi tradizionali e diffusi, didattica in presenza e a distanza. Ma anche, si legge nella presentazione dell’incontro, «per coinvolgere nuovi attori ed esplorare modelli territoriali che mettano realmente al centro i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, garantendo loro condizioni di benessere mentale, emotivo e fisico».

Ma come è possibile realizzare in concreto quel processo trasformativo della scuola oggi tanto atteso? In quale direzione, con quali risorse e stringendo quali alleanze?  A partire da un nucleo di priorità, esperienze e raccomandazioni di intervento raccolte in un percorso nazionale con una fase di ascolto e consultazione (che fino a oggi ha visto il coinvolgimento di comunità di pratica e di ricerca in tutta Italia, tra Milano, Genova, Roma, Napoli e Taranto) il pomeriggio di riflessioni e confronti si configura così come un punto di arrivo e di rilancio di un percorso che mette la scuola al centro di un patto educativo che chiama a raccolta educatori, insegnanti, istituzioni, famiglie, attori del territorio per garantire a bambini e ragazzi percorsi di apprendimento diffusi e inclusivi sempre più ineludibili, per combattere la piaga della povertà educativa, la dispersione scolastica generata (e generativa di) diseguaglianze e fragilità sociali e la conseguente deriva dei Neet (Not in Education, Employment nor Training), ovvero quell’esercito giovanile di non istruiti e disoccupati facile preda, nel suo stato di vulnerabilità ed emarginazione sociale, della criminalità organizzata.

E invece, come ricorda Susanna Tamaro in un accorato libro-appello (Alzare lo sguardo, Solferino) dalla parte della formazione permanente, concepito come lettera a una professoressa di donmilianiana memoria, questi ragazzi hanno come tutti il diritto di crescere, e gli adulti (nessuno escluso, se parte di una comunità educante degna di questo nome) il dovere di educare. Ne parleranno, lunedì, gli ospiti dell’iniziativa, tra i quali: Cesare Moreno, Presidente Associazione Maestri di Strada; Christian Raimo, Assessore alla Cultura, Municipio di Roma III; Laura Galimberti, Assessora all'educazione del Comune di Milano; Mario Gagliardi, Presidente Il Laboratorio Cooperativa Sociale; Giovanni Guarino, Cooperativa CREST, Taranto; Annabella Coiro, Co-fondatrice ED.UMA.NA e E tu da che parte stai?; Annamaria Palmieri, Assessore alla Scuola e all'Istruzione, Comune di Napoli; Marco Rossi Doria, Vice presidente Con i bambini; Antonella Meiani, maestra, co-fondatrice ‘E tu da che parte stai?’; Paolo Limonta, maestro, Assessore all’Edilizia Scolastica, Comune di Milano; Alessandro Fusacchia, Camera dei Deputati, VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione; Franco Lorenzoni, Casa-Laboratorio di Cenci, Movimento Cooperazione Educativa; Francesca Soma, Consiglio di Municipio 7 dei Ragazzi e delle Ragazze; Riyad Abbary, Consiglio di Municipio 4 dei Ragazzi e delle Ragazze.

Programma e iscrizioni sul sito della Fondazione Feltrinelli.

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